Adoc, 'Prezzo del pane alle stelle': dati Istat ad Ancona, +1,73%

Il pane costa troppo? Consumatori uniamoci: mangiamo patate!Non è solo un alimento. Il pane è molto di più di ciò che serve per sfamarci. In esso si concentrano significati simbolici legati alla fede, alla prosperità. Il pane è carità, fratellanza. E’ il cibo dello spirito. Rappresenta la vita. E anche la morte: per il pane si fanno le guerre. Rappresenta anche la tradizione. Il pane è storia e cultura. E naturalmente, è anche un alimento. Non uno qualsiasi, ma la base dell’alimentazione. Il pane sta alla tavola come Zeus sta all’Olimpo e la Callas alla lirica. Ma quanto costa…!
Gli ultimi dati rilevati dall’Istat ad Ancona, ormai da qualche mese indicano il prezzo del pane fermo a 2,94 euro al kg, con un incremento dell’1,73% nell’ultimo anno. Lasciamo perdere quello speciale, di cui le diverse composizioni, i differenti formati e le varie tipologie di cottura fanno la differenza sostanziale nel prezzo. Parliamo, infatti, di pane comune, quello cosiddetto “quotidiano” che dovremmo dare per acquisito e che lasciammo dieci anni fa, all’epoca del precedente conio, a 4.500 Lire, oltre il 25% in meno.
Parliamo di quello che non dovrebbe essere negato a nessuno. Per dovere morale e imperativo sociale. Certo, lo sappiamo bene, non sarà colpa del fornaio…con il carburante schizzato a livelli impensabili, le speculazioni del commercio internazionale e l’incremento demografico mondiale, i cereali inevitabilmente subiscono dei rincari. Che, al di là delle colpe, sono inaccettabili e in molti casi insostenibili.
A questo si aggiunga, grazie ad un livello di tassazione sempre in salita, l’aumento del costo del lavoro per chi il pane lo produce e il calo del potere d’acquisto per chi, invece, lo mangia. Così, qualcuno ha cominciato a ridurne il consumo, qualcun altro ha economizzato un po’ preparandolo in casa. Comunque, almeno, quasi tutti abbiamo imparato a non sprecarlo: il pane raffermo può essere grattugiato, conservato e riscaldato o riutilizzato in varie ricette. Sicuramente con qualche accorgimento, insomma, possiamo ridurre la nostra spesa quotidiana per il pane.
Ma se proprio non ce la facciamo a sostenerne i costi, allora - non ce ne vogliano i panettieri - sostituiamolo con le patate! Le troviamo anche a meno di un euro al kg, un terzo del prezzo medio del pane. Dobbiamo cuocerle sempre, ma sono un buon sostituto, tanto che in altri paesi del mondo sulla tavola non mancano mai…contrariamente al pane.
Insomma, a mali estremi, estremi rimedi. A chi manovra i nostri acquisti dobbiamo pur mandare un segnale. E allora, consumatori, uniamoci: mandiamo in pensione per un po’ il caro vecchio pane e…mangiamo patate!
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-03-2012 alle 13:30 sul giornale del 09 marzo 2012 - 2050 letture
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