Punzo: anconetano disperso 2a guerra mondiale, il ricordo in Provincia

Caso Punzo, la Provincia incontra il nipote del dipendente disperso durante la Seconda guerra mondiale.
Come altri migliaia di giovani italiani era partito per andare in guerra ed evitare la fucilazione che il regime fascista comminava ai disertori. Giuseppe Punzo, dipendente della Provincia di Ancona, venne richiamato alle armi nel marzo del 1940, alla vigilia dell'entrata in guerra dell'Italia e morì, dopo un periodo di prigionia, il 15 giugno 1944 a Fallingbostel, in Bassa Sassonia, all'età di 28 anni.
Di lui per molti anni non se n'è saputo più nulla. Oggi il suo nome è tornato alla ribalta, grazie alla ricerca condotta dal veronese Roberto Zamboni che, insieme a quello di Punzo, ha riportato alla luce i nomi di oltre diecimila italiani dispersi durante la Seconda guerra mondiale Così la Provincia di Ancona ha deciso di rendere omaggio alla sua memoria incontrando il nipote Sandro per consegnarli il fascicolo personale dello zio, ancora conservato nell'archivio dell'ente, e una targa ricordo.
"Un gesto - affermano la presidente Casagrande e l'assessore Maiolini - per ricordare la vicenda umana di un nostro dipendente che auspichiamo possa aiutare soprattutto i più giovani a non dimenticare e a riflettere su uno dei momenti più bui della nostra storia e sugli orrori della guerra che, ancora oggi, seminano lutti e paure in molti, troppi angoli del pianeta".
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-03-2012 alle 17:01 sul giornale del 15 marzo 2012 - 1000 letture
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