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Frode fiscale di 108 milioni di euro contestata a due società doriche, denunciati

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controllo fiscale
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona ha portato a termine una complessa attività di verifica fiscale. Scopertà una frode fiscale da 108 milioni di euro nel settore della compravendita e riparazione di autoveicoli.

Si tratta di due le società con sede nel capoluogo dorico della stessa compagine societaria e operanti sotto un’unica cabina di regia. Dal 2003 al 2006 avevano emesso, l’una a favore dell’altra, tramite le rispettive filiali di vendita, fatture per operazioni inesistenti in modo da beneficiare reiteratamente e senza averne titolo di una indebita detrazione di imposta.

E' grazie all'analisi della contabilità che si é potuto verificare che i documenti contabili non erano mai stati pagati ai soggetti emittenti ed erano stati contabilizzati in appositi conti di comodo ovvero una vera e propria contabilità parallela.

Inoltre l’attività fraudolenta era stata integrata da un ulteriore doppio inganno, finalizzato a manipolare i tempi sia delle registrazioni contabili e delle liquidazioni delle fatture di vendita reali che dei versamenti d’imposta conseguenti a tali operazioni.

La pratica era semplice: dopo aver venduto un veicolo e fatturato l’acquisto, i responsabili emettevano all'insaputa del cliente una nota di credito a storno dell’operazione di vendita e solo poi emettere una nuova e diversa fattura verso lo stesso ignaro cliente.

Un sistema ben congegnato con un giro molto ampio di clienti privati ai quali, con le stesse modalità e finalità, consentiva di rinviare di continuo ed all'infinito il versamento dell’imposta dovuta.


Alle due società é stato quindi proposto il recupero a tassazione di una maggiore base imponibile ai fini delle Imposte Dirette di 85 milioni di euro, cifra poi contestata anche ai fini IRAP. A questa somma si aggiunge poi le violazioni dell'IVA per circa 23 milioni di euro. Per un totale di 108 milioni di euro. I responsabili ora sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per frode fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.



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