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Area Vasta, Zinni: 'Ancona-Fabriano andata e ritorno, un inutile costo nuovo'

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Giovanni Zinni
I Sindacati hanno ragione – dice il Consigliere Regionale de Il Popolo della Libertà Giovanni Zinni – perché nella costruzione dell'Area Vasta c'è troppa confusione politica e decisioni che fanno sprecare soldi pubblici.

La sede dell'Area Vasta a Fabriano non può prevedere il trasferimento in massa di decine di impiegati dell'Asur sradicati dal Capoluogo di Regione. Primo perché ciò crea disagio a tante famiglie di dipendenti, secondo perché potrebbe accadere di dover erogare delle indennità di trasferta per i dipendenti che devono fare per servizio più volte Ancona-Fabriano andata e ritorno, e ciò sarebbe un inutile costo nuovo e aggiunto nel bilancio della sanità marchigiana.

Inoltre non si capisce ancora il motivo per il quale si vuole esternalizzare parte della gestione della contabilità con un appalto per un centro servizi, continuando ad assumere co.co.pro. a scapito dei vincitori delle graduatorie dei concorsi. 3,5 milioni di euro come unica sede dell'Area Vasta a Fabriano è una follia pre -elettorale che non porterà né assunzioni a tempo indeterminato per qualche cittadino fabrianese (soldi non ce ne saranno in futuro a sufficenza...) né maggiore prestigio per una città che già ne gode tanta nel mondo e che, semmai, ha ben più altri problemai gravi inerenti la sua naturale vocazione industriale. Semmai Fabriano ha bisogno di soldi da investire nel turismo.

Spacca e la Giunta si rendano conto che tale scelta appare solamente come una forzatura verso il Capoluogo di Regione. Invito il Governatore Spacca a rimodulare la sede dell'Area Vasta lasciandola a Fabriano, ma solo con compiti di rappresentanza e pochi uffici utili magari all'Asur della ex zona. Si rifletta ancora sulla centralità di Jesi e anche sui disagi per i dipendenti da trasferire. In Italia non è questa l'epoca per fare scelte maggiormente onerose in un'ottica campanilistica. Detto questo anche Fabriano merita pari dignità politica ma non così.



Giovanni Zinni