Falconara: arriva la commedia il 'Marchese del grillo' e il laboratorio teatrale

IL Marchese del grillo è non solo una commedia portata in scena con spirito goliardico, teso a far divertire il pubblico, ma soprattutto un lavoro che lascia nell'animo dello spettatore una riflessione che lo accompagnerà nel suo ritorno a casa e nel proseguire nella vita di tutti i giorni.
Ma il Marchese Del Grillo del LabORATORIO TEATRALE non si ferma qui. Adoperando una tecnica, che potremmo definire della zoomata sul testo, focalizza la propria attenzione sulla questione della giustizia: una giustizia ingiusta fatta di classi sociali da privilegiare e che forse non è tanto diversa da quella di oggi. Ed allora ritorna a bomba la frase pronunciata dal Marchese “Io so io, e voi nun sete un c...” ripresa da un notissimo sonetto vernacolare romanesco di Giuseppe Gioacchino Belli: “Li soprani der monno vecchio”. Onofrio Del Grillo, originario di Fabriano, è un importante aristocratico romano che vive a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo; duca di Bracciano, sediario, cameriere segreto e guardia nobile di Sua Santità Pio VII, annoiato dalla propria opulenta vita fatta di privilegi e comodità, si diverte organizzando scherzi ai danni di nobili e plebei, conscio che il suo blasone lo metterà sempre al riparo da qualsivoglia infausta conseguenza. La commedia si snoda quindi tra una serie di battute ridanciane, ingegnose burle e situazioni al limite del paradossale, raggiungendo l'acme nella divertentissima scena, di shakespeariana memoria, in cui il marchese si fa sostituire a palazzo dall'ignaro carbonaio Gasperino.
La personalità del marchese che traspare dalla commedia, all'inizio, non è certo edificante. Il nobiluomo romano è non soltanto cinico, egoista ed ignorante del peso della storia e delle tradizioni, ma anche incapace di una valutazione critica della situazione politica del suo tempo; tanto che rimane sedotto, codardo e banderuola qual è, dagli ideali della Rivoluzione francese, travisando i concetti di libertà e di fratellanza, e trascurando il rilievo di quell'uguaglianza che tante teste, coronate e titolate, in tutta Europa, di lì a poco de-collerà. Ben lontano, dunque, dal formulare riflessioni politiche lungimiranti, il marchese non è né un conservatore, né un rivoluzionario. Egli vede nella ventata d'aria nuova proveniente dalla Francia niente più di un efficace antidoto contro quel male che lo affligge fin da quando era bambino: la noia. La realtà nella quale il marchese vive, è descritta in maniera spietata e dissacrante. Corruzione e soprusi sono all'ordine del giorno.
Ed il Papa, re di uno stato teocratico, pur conscio delle ingiustizie e delle immoralità che si consumano intorno a lui, nulla fa, rassegnandosi come fossero morbi necessari ed invincibili. Ma nel Marchese Del Grillo del LabORATORIO TEATRALE ad un certo punto avviene una metamorfosi: il Marchese si rende conto della futilità del suo mondo, delle sue amicizie tese solo a compiacerlo: sembra quasi che, ad un certo punto, questo nuovo Marchese si senta stretto nel suo ruolo di aristocratico e che rimpianga quasi la spontaneità e la sincerità della vita di personaggi umili come lo stesso Gasperino. “nessuno può essere esonerato dalla pratica della giustizia, perché nessuno è separato dall’offerta della salvezza di Dio. E
cco il giudizio che l’annuncio della prossimità di Dio comporta” mons. Pierangelo Sequeri presentazione del LabORATORIO TEATRALE L’esperienza del LabORATORIO TEATRALE della Parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario di Falconara Marittima inizia nel 1995 quando prende corpo grazie alla disponibilità di alcune mamme di un gruppo del catechismo che si sono proposte come registe del primo grande spettacolo del laboratorio di pittura, canto & recitazione: “Marcellino Pane e Vino”. Una esperienza che ha coinvolto molti gruppi della comunità parrocchiale andando a coinvolgere trasversalmente quanti volevano osare i primi passi sul palcoscenico… Nel 1996 ecco la prima edizione di “FORZA VENITE GENTE” (6 repliche con 1800 spettatori!!!) che vede per la prima volta anche il coinvolgimento degli adulti in scena e del gruppo corale “Musicanova” (dietro le quinte). Nel 1998 è la volta de “LA CAPANNA DELLO ZIO TOM” (4 repliche con 750 spettatori). Nel 2000 (con il nome della compagnia teatrale “La Fata e la Luna” di Elisa Ribichini) il gruppo mette in scena “JESUS CHRIST SUPERSTAR” (3 repliche con oltre 1000 spettatori e a seguire un tour per le piazze e teatri marchigiani). Dal 2000 si dividono i percorsi del LabORATORIO TEATRALE per fascia d’età proponendo ciascuno ogni anno un piccolo spettacolo teatrale alla fine del laboratorio annuale: bambini (6-10 anni), ragazzi (11-14 anni) e giovani&adulti. Nel 2005 una nuova edizione de “FORZA VENITE GENTE” con repliche anche in Ancona (Montedago e Torrette) fino al gemellaggio con Camporgiano di Lucca. Nel 2007 è la volta de “IL SUONO DELLA MUSICA” tratto dal film “Tutti insieme appassionatamente”, nel 2009 “BETLEHEM ANNO ZERO” e nel 2010 “CANTO DI NATALE” tratto dall’omonimo racconto di Charles Dickens. La forma prescelta è quella della commedia musicale che permette (con uno sforzo produttivo incredibile per uno spettacolo eseguito dal vivo) di mettere in gioco il talento canoro e recitativo non solo dei componenti del LabORATORIO TEATRALE (adulti & giovani) ma anche quello di alcuni componenti della corale. Senza dimenticare l’apporto di alcuni momenti coreografici. I gruppi del LabORATORIO TEATRALE al momento sono tre ma con i ragazzi del gruppo originale del 1995 che ormai son diventati adulti si rende necessario per il prossimo anno anche l’attivazione di un gruppo “giovanissimi” (15-20 anni).
Il teatro, veicolo culturale da sempre di primo piano, è il luogo autentico di una finzione che libera e fa crescere, che aiuta a scoprire se stessi e a comunicare con gli altri, favorendo la maturazione di un'identità, individuale e collettiva, aperta al dialogo e al cambiamento. Il teatro è in questa prospettiva un veicolo per realizzare mondi possibili in cui ciascuno, attraverso la mediazione del proprio corpo, possa dare forma ai suoi bisogni e ai suoi desideri, facendoli incontrare con quelli degli altri, in un gioco di ruoli e di situazioni in continua evoluzione. Il CINEMA EXCELSIOR ed il LabORATORIO TEATRALE intendono offrire ai giovani e agli adulti che partecipano alle sue attività un approccio alle arti dello spettacolo che privilegia la persona e il gruppo. PROSSIMO APPUNTAMENTO DEL PERCORSO ven. 4 maggio ore 21,15 TAVOLA ROTONDA con Vito D’Ambrosio (magistrato) e Luca Spegne (biblista)
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-04-2012 alle 16:59 sul giornale del 16 aprile 2012 - 969 letture
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