Falconara: operazione Gipso Sting, in manette latitante della maxi truffa

Continua a dare i suoi frutti l'operazione Gipso sting: in manette il sesto uomo, latitante da circa un mese. Il truffatore é stato colto, non lontano da Roma, proprio mentre sorseggiava un caffé in piazza. Altro successo della Squadra Mobile di Ancona.
Nel pomeriggio del 17 aprile, i Poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione Criminalità Organizzata e Catturandi, hanno tratto in arresto l’ultimo elemento dell’associazione per delinquere di truffatori coinvolti nella maxi truffa ai danni di più di 20 ditte dal Centro al Nord Italia. L'attività criminosa, che sfruttava il nome della "Gipso Metal Italia" azienda di Falconara Marittima, andava avanti dal settembre scorso per un giro totale di affari di circa 2 milioni di euro.
Il 27 marzo scorso, infatti, si era conclusa l’operazione denominata “Gipso Sting" con l'esecuzione di 5 ordinanze di Custodia Cautelare in carcere emesse dal Gip di Ancona. Sequestrati nell'occasione anche due capannoni industriali e un ingente quantitativo di materiale ad uso edilizio e non solo.
A farne le spese il 63enne, E.M queste le sue iniziali, già noto alla Polizia che, nel giorno del suo arresto si era dato latitante non facendosi trovare dagli investigatori della Squadra Mobile. Vani, infatti, i tentativi di individuarlo ad Albano Laziale, nei pressi della città capitolina, luogo dove l'uomo era residente e dimorava abitualmente.
Ma subito dopo l’esecuzione delle altre custodie cautelari, i Poliziotti della Squadra Mobile hanno continuato ad indagare sul caso. Ed é proprio nella provincia di Roma, a Torbellamonaca, che il latitante E.M. é stato individuato nella piazza principale della cittadina proprio mentre sorseggiava un caffé in un noto locale. Per lui le manette sono scattate appena fuori dall'esercizio pubblico.
E' così che, dopo un mese di incessante attività investigativa, la svolta é arrivata, anche con l’ausilio di strumenti tecnici, in arresto anche il sesto elemento della banda capeggiata da Giovanni Fascilla che a tutt’oggi si trova in carcere. Ora l'uomo é stato assicurato anche lui alla giustizia.
Questo è un articolo pubblicato il 18-04-2012 alle 15:01 sul giornale del 19 aprile 2012 - 2983 letture
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