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Duca e Quattrini: dissesto finanziario Teatro Stabile, 'Stop emorragia denaro pubblico!'

3' di lettura

Eugenio Duca

Si é parlato di gravità di atti compiuti dagli amministratori del Teatro Stabile nel corso di un decennio. Di perdite che sono state conseguite anche nell'attuale sindacatura. I consiglieri comunali Duca e Quattrini dicono: "Stop all'emorragia di denaro pubblico per mala gestione dello Stabile, perché a pagare saranno ancora una volta i cittadini...Il comune non é il bancomat di turno."

"Gravità degli atti compiuti - ha sottolenieato Duca - da chi ha amministrato il Teatro Stabile degli ultimi 10 anni. Le perdite sono state conseguite anche sotto la sindacatura Gramillano: nel 2009 si parla di una perdita di 560mila euro, nel 2010 640mila euro." Ed ancora rimane un alone di mistero sul 2011.

"La stessa Corte dei Conti - ci ha spiegato l'On. Eugenio Duca, Capogruppo di Sel - ha constatato gravi irregolarità: una situazione da dissesto finanziario. Un'emorragia di denaro pubblico che dal 2004 al 2010 é stimata pari ad oltre 22 milioni di euro."

La Corte dei Conti, stando al documento, segnala che "la dotazione patrimoniale della Fondazione era già da tempo incompatibile (già da prima del 2006) con il fine perseguito. così come tutti i gli esercizi finanziari chiusi in perdita e costantemente rifinanziati con contributi annuali."

Il documento parla anche dello Stabile come una "struttura finanziaria non equilibrata ed una evidente sottocapitalizzazione del patrimonio, elemento costitutivo ed imprescindibile nelle Fondazioni." Questo sarebbe tale continua il documento "da mettere in forse l'esistenza dei requisiti previsti dal Codice Civile" fino dall'inizio di tale esercizio, dal 2005.

"Per anni - continua il documento - la struttura di bilancio della Fondazione ha risentito della grave perdita che ha determinato un patrimonio netto negativo fino ad incidere sulla stessa possibilità di un'esistenza Giuridica".

Stando agli atti della corte dei conti si definisce la situazione "grave" e con "perdite reiterate di esercizio che mette a rischio la stessa natura del teatro Stabile." In particolare i due consiglieri ravvisano 3 irregolarità: 1) le garanzie fideiussorie al pari degli impegni finanziari superano la durata dei bilanci approvati, 2) Qualora non si riuscisse a far fronte al riequilibri di bilancio é necessario determinare il dissesto finanziario 3) Violazione della legge con il contratto nel 2009 tra Giunta provinciale e comunale, all'insaputa del Consiglio comunale, dove il comune di Ancona si é impegnato a pagare 650mila euro all'anno, per quattro anni, alla provincia di Ancona.

"Se la situazione continuerà ad andare avanti - ha affermato Duca facendosi portavoce anche del consigliere Quattrini - si arriverà al dissesto del Comune stesso ed a pagare ovviamente saranno tutti i cittadini. E' necessario, dunque, intervenire subito con il commissariamento della Fondazione. Dal momento che non si può far proseguire la gestione a quanti hanno portato la situazione al pre-dissesto. Sarebbe anche opportuno, ove possibile, recuperare i crediti esistenti ed infine chiedere il conto ai responsabili."

"Per far questo - ha concluso Duca - c'é tempo fino al 30 settembre, ma é necessario che il Comune di Ancona, la provincia, la Regione e C.d.A individuino i responsabili. La sentenza é stata già emessa dalla Corte dei Conti: lo Stabile é già morto. Fermiamo, dunque, l'emorragia che procede contro il Comune. Il Comune non é il bancomat di turno."

Sotto nel video l'On. Eugenio Duca.





Eugenio Duca

Questo è un articolo pubblicato il 24-04-2012 alle 19:54 sul giornale del 26 aprile 2012 - 791 letture