Auchan: la crisi. Una testimonianza: 'Il mio primo lavoro. Ora ci stanno togliendo la dignità'

Una testimone che ha voluto rimanere nell'anonimato parla dell'Auchan di Ancona e del momento di crisi che sta colpendo l'Azienda. "Lavoro all'Auchan. Da tanto, da sempre, da quando era Joyland. Il mio primo lavoro vero." Continua sotto...
Eravamo giovani, pieni di vita, il gruppo era divertente, entusiasta. Siamo cresciuti assieme e assieme a noi è cresciuto lo spirito di corpo, il senso di appartenenza, piano piano... inesorabile. L'Auchan è diventato parte della mia vita, che è cambiata, ha attraversato gioie, dolori, ha visto lacrime e sorrisi e sempre, ogni giorno, sempre presente, il testimone di tutto è stato sempre... l'Auchan." L'Auchan delle incazzatture, ma anche delle soddisfazioni, dei litigi con i colleghi, ma della solidarietà di corpo, dei vaffa... dietro la schiena ai capi, ma anche del sentirsi apprezzata. L'abbiamo fatto diventare più forte e più bello, praticamente senza concorrenza, anche perché... è parte della nostra vita. E' cosa mia, nostra. E ora? Più di 1 su 4 deve andarsene? Tra la stretta allo stomaco, la testa in subbuglio, le tante cose che vorrei dire, mi esce solo una parola: PERCHE'?! E se toccasse a me?
Me lo sono meritato? Sono stata meno brava? No. E' perché c'è crisi! Ma l'Auchan è nostro! Siamo noi! Cosa aspettarsi da un qualcosa a cui vuoi bene, che fa parte della tua vita, della tua casa? Una protezione! Dovrebbe proteggerci, tener duro, magari avere meno profitti fino a che non passi la tempesta, no mandarci via! Ma da qualche tempo il clima è cambiato... è nero, freddo, è meno casa l'Auchan.
Ed ecco i brutti pensieri: “fossi tra quelli che si salvano” oppure “sì, accetterei di guadagnare meno, lavorare peggio e di più”. Prima di ogni altro risultato, stanno raggiungendo un grande obbiettivo: ci stanno togliendo la dignità! Ed ecco che invece, allora, i brutti pensieri li scaccio. E urlo. Tutti dovremmo urlare: L'AUCHAN E' NOSTRO!!!! LICENZIATUSURELA!!!!"
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-06-2012 alle 15:57 sul giornale del 30 giugno 2012 - 3535 letture
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