Esami di italiano per i comandanti battenti bandiera italiana, Ancona tra i primi in Italia

Prove scritte e orali per due romeni e uno sloveno. E' così che si mettono alla prova i comandanti stranieri. Ma il risultato é buono: superati i test con successo.
E' proprio vero gli esami non finiscono mai. E così é stato per tre comandanti di nave di origine straniera, ma alla guida di navi italiane: per loro é arrivata la fatidica prova di italiano. Una normativa nazionale entrata in vigore nel febbraio scorso prevende appunto che i militari di origine straniera conoscano non solo la lingua del paese in cui svolgono il loro operato, ma anche la legge della nazione in questione. Ancona ha colto subito questa iniziativa dando ilbuon esempio a livello nazionale.
La Capitaneria di porto di Ancona tra le prime in Italia ad effettuare esami in lingua italiana per comandanti comunitari di navi mercantili. Le prove, svolte nei giorni scorsi, hanno dato esito positivo per gli stranieri in questione: due romeni ed uno sloveno.
Prove mirate ad accertare non solo la conoscenza della lingua, ma anche della legislazione italiana. I tre se la sono cavata bene: prove superate con successo ed ora potranno assumere a pieno diritto, nella consapevolezza della lingua e della legge italiana, il comando di navi battenti bandiera italiana.
"Grazie a questi accorgimenti - ha affermato il l'ammiraglio Pettorino, nonché Comadante regionale della Guardia Costiera e Comandante della Capitaneria di Porto di Ancona - si potrà mantenere non solo elevati standard di sicurezza a bordo, ma anche per l 'espletamento delle regolari funzioni pubbliche previste dal Codice della Navigazione come la redazione di atti di stato civile e lo svolgimento di funzioni di polizia giudiziaria."
Questo è un articolo pubblicato il 18-07-2012 alle 12:34 sul giornale del 19 luglio 2012 - 1625 letture
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