Poesia e Musica animano i detenuti di Montacuto: é così che i dirigenti portano i loro auguri di Natale

Anche a Montacuto di Ancona sarà Natale. E per portare i loro migliori auguri la dirigente Lebboroni e il Comandante D'Errico si festeggia con poesia e musica per scaldare gli animi dei detenuti. Ad animare l'evento due ospiti che per la prima volta approdano con questa iniziativa ad Ancona: il percussionista autore Tony Cercola e il poeta D'Errico. A presentare l'evento Andrea Celidoni promotore del Corso di Chitarra per i detenuti. Ed il Natale si avvicina anche in Carcere.
Il Natale si avvicina anche nella casa circondariale di Montacuto e l'istituto penitenziario si prepara a far festa con un concerto-evento prenatalizio con il ritmo di del "percusso-autore" napoletano, come lui piace definirsi, Tony Cercola, un artista che vanta ed ha vantato tra le sue collaborazioni personaggi di rilievo nell'ambito della musica: Dario Fo, Bennato, Pino Daniele, Mia Martini, così come importanti personaggi stranieri. E poi il poeta professore Antonio D'Errico che su invito del fratello Gerardo D'Errico, il Comandante del Carcere Penitenziario, ha voluto omaggiare una platea speciale, fatta di oltre 200 detenuti (di cui il comandante precisa: "Sono state accettate tutte le domande per interevenire all'evento che sono circa il 60% dei detenuti, perfino quelli che sono del circuito alta sicurezza"). Insieme i due protagonisti stanno dando alla luce, dalla penna di D'Errico, la biografia di Cercola.
Mentre D'Errico presenta ed interpreta la sua poesia 'segnali di distenzione', il musicista Cercola, accompagnato dal chitarrista Vicini, con il suo lavoro 'voci scomposte" ha portato il ritmo della musica partenopea che diventa universale unendosi alla voce di alcuni detenuti.
E alla domanda sul perché venire ad allietare i detenuti i due ospiti ci danno risposte precise. "Portare in carcere la poesia come momento di riflessione - ha affermato Antonio D'Errico - perché la poesia riflette le cose per portarle al di là, fuori e metterle in contatto. La poesia come un invito all'ascolto, l'ascolto di voi stessi (riferendosi ai detenuti ndr)". Mentre Tony Cercola dice "Con la poesia e con la musica cerchiamo di recuperare la parte femminile, quella più sensibile del macho per recuperare l'uomo."
Ed il carcere di Montacuto si anima prende vita attraverso musica, ritmo, parole e poesia nell'attesa del Natale ed é forte da parte dei due artisti l'appello a non giudicare dal momento che come dice D'Errico: "Non si può giudicare chi é stato già giudicato". Un modo, inoltre, per non dimenticare, non dimenticarli ribadisce D'Errico: "Vogliamo mostrare all'esterno ciò che é stato dimenticato, aprire il carcere alla gente". Il carcere, insomma, come luogo dove si incontra l'umanità e la multiculturalità anche attraverso un linguaggio che é comune ad ogni uomo: quello della musica, delle parole, del canto.
Questo è un articolo pubblicato il 10-12-2012 alle 23:08 sul giornale del 11 dicembre 2012 - 4418 letture
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