Ballanti e la manifestazione-protesta del Comitato spontaneo di cittadini di via Torresi e Seppilli

Si è svolta oggi una protesta del Comitato spontaneo di cittadini di via Torresi e Seppilli sul degradante stato del quartiere. La certezza che i lavori alle mura pericolanti inizieranno, su parte delle mura, già da lunedi prossimo (grazie all’ostinazione di Ballanti nel chiedere i mesi scorsi al Sindaco l’emissione di un’ordinanza esecutiva), non abbassa lo stato di allerta dei residenti e del Comitato sulle problematiche del quartiere.
La protesta parte dalla sede del Comitato presso la Tabaccheria di via Torresi di Daniela Urbani, co-portavoce del Comitato assieme a Daniele Ballanti e si realizza dapprima in una passeggiata verso la piazzetta di via Seppilli, durante la quale Ballanti espone ai giornalisti i motivi della protesta. Giunti davanti la piazzetta trasformata in una giungla inizia la protesta vera e propria: i soci fondatori, cioè il Direttivo del Comitato (presenti sei su sette soci fondatori, tra operatori commerciali e residenti) alla presenza di alcuni cittadini srotolano teli contenenti frasi di protesta e di richiesta e li affiggono nei recinti che delimitano la piazzetta. Gli slogan sono: “pulite la piazza”, “stop al degrado” e così via. Infatti per la piazza i lavori, già finanziati ed approvati con tanto di progetto, sono previsti i lavori entro maggio 2013, ma nel frattempo è stata chiesta la bonifica urgente dalla giungla composta da sterpaglie e canneti alti oltre tre metri! La protesta itinerante prosegue, sempre illustrata da Ballanti, il quale invita la co-portavoce Urbani e gli altri soci e residenti a dire la loro - alcuni cittadini ne approfittano per esprimere parole dure verso l’Amministrazione - prosegue lungo il perimetro della piazza (ovunque immondizia, sporco, buche, oltre la giungla) via Ciavarini per arrivare in via Torresi davanti l’oscenità delle mura transennate da oltre 15 anni. Il primo dato che colpisce è l’asfalto nuovo che si è già aperto solo dopo due mesi dal rifacimento: il Comitato assicura che è stato prontamente informato il Comune (garante dei lavori e la Circoscrizione chiedendo immediato intervento riparatorio e spiegazioni alla Ditta che ha eseguito i lavori.
Lungo il percorso vengono affissi nelle transenne i manifesti con gli slogan e si incontrano cittadini che parlano volentieri con i giornalisti, tutti esprimono biasimo per come è abbandonato in quartiere. Mentre gli altri affiggono gli striscioni Ballanti illustra le mura in più punti pericolanti e transennate con la conseguente impraticabilità dei marciapiedi - infatti molti passanti sono costretti davanti a nostri occhi a camminare sulla strada - e ricorda l’iter iniziato due anni fa con la sua petizione popolare con la quale ha coinvolto il quartiere intero nella raccolta (gli operatori commerciali e alcuni residenti si sono attivamente spesi per raccogliere le firme assieme al lui), la successiva richiesta di un’Assemblea pubblica svoltasi a maggio 2012 e la richiesta ostinata di un’ordinanza al Sindaco fino ai giorni nostri. Dopo aver illustrato anche la necessità di curare meglio la raccolta dei rifiuti e di potenziare l’illuminazione, soprattutto dopo gli ultimi episodi di microcriminalità, si rientra nella sede del Comitato davanti al quale, nei pressi del cancello delle Scuole Domenico Savio (promessa in apertura prima a settembre 2012, poi a dicembre e slittata ulteriormente) viene affisso l’ultimo striscione: “via Torresi: la via della vergogna”. Ballanti, Urbani ed il Direttivo del Comitato ringraziano l’attenzione dei giornalisti e la partecipazione dei residenti ed assicura che svolgerà il proprio compito vegliando i lavori sulle mura e tenere alta l’attenzione sul nostro quartiere.
da Daniele Ballanti, Comitato spontaneo di cittadini di via Torresi e Seppilli
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-01-2013 alle 15:50 sul giornale del 14 gennaio 2013 - 1770 letture
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