Il Carosello del politica. Stefano Crispiani: candidature, 'Fare chiarezza, no ad un Gramillano-bis'

Stefano Crispiani di fronte alle varie candidature chiede alle persone e alle forze politiche che hanno avuto responsabilità di governo della città negli ultimi anni di fare chiarezza sulla strada da intraprendere. “Noi abbiamo messo in chiaro quale vuole essere il nostro percorso per non andare ad una specie di “Gramillano bis” sintetizzandolo in “Ancone Bene Comune”.
“Siamo alle solite Calimero“. Usa l’ironia Stefano Crispiani per sottolineare come si stia assistendo “al solito valzer della politica locale assenza che nessuno degli aspiranti sindaco dica chiaramente che garanzie offre affinché gli anconetani non si trovino di fronte ad una riedizione della Gramillano story”. Insomma nella peggiore tradizione del teatrino della politica ai cittadini si offre il solito menù di nomi, anche rispettabili, senza nessun riferimento ai contenuti, a parte la querelle geografica su Mediterraneo, Osimo e Loreto.
Soprattutto per Crispiani ancora non è chiaro se si vuole proporre un patto ai cittadini o se la politica rimarrà nelle solite segrete stanze, facendosi beffe della partecipazione dal basso. C’è però una precondizione: “è una questione di serietà e di igiene politica; le persone e le forze che hanno avuto responsabilità di governo, e aspirano a riproporsi, devono spiegare ai cittadini perché si è arrivati a questo punto e come si intenda “La democrazia partecipata permanente della società prima e dopo la consultazione elettorale.
Da parte nostra – conclude Crispiani - abbiamo sin dall’inizio messo i puntini sulle i, a partire dallo slogan che caratterizzerà la nostra campagna elettorale: Ancone Bene Comune. Significa che la città è dei suoi abitanti, i quali vanno continuamente coinvolti nelle scelte. Significa che il nostro territorio non è in vendita al migliore offerente e ai soliti poteri economici. Soprattutto significa che il governo locale deve mirare appunto alla difesa dei beni comuni e al benessere della collettività, non alle politiche speculative, né alla spartizione delle poltrone”. - prosegue Stefano Crispiani- presuppone un coinvolgimento.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-01-2013 alle 21:16 sul giornale del 18 gennaio 2013 - 1206 letture
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