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comunicato stampa

Ballanti: 'Chiusura della galleria, cittadini costretti ad attivare una petizione'

5' di lettura

Daniele Ballanti

Ballanti: Chiusura della galleria, cittadini costretti ad attivare una petizione dal basso per difendere il servizio dei bus tagliati, ecco sotto come si può firmare.

Link della petizione online: www.petizionepubblica.it/?pi=P2013N35180 Ecco i tagli previsti da Conerobus da marzo in concomitanza della la chiusura della galleria del Risorgimento: - la linea 46 viene soppressa dai parcheggi di Tavernelle al centro, quindi per raggiungere piazza Cavour i migliaia di utenti giornalieri devono prendere la linea 1/4, farsi il giretto al Piano, in Stazione, al Porto, arrivare in centro dopo ben 30 minuti. - la linea 2, dagli attuali passaggi ogni 11 minuti la mattina e 13 il pomeriggio passerà rispettivamente a 15 e 18 e sarà l’unica linea lasciata in via M. della Resistenza. - la linea 3, dagli attuali passaggi ogni 11 minuti la mattina e 13 il pomeriggio passerà rispettivamente a 13 e 16 e transiterà in via Marconi. - complessiva riduzione delle frequenze. Dopo i già troppi tagli indiscriminati del 2012 ad opera dell’Azienda e dell’Amministrazione che hanno consegnato ai cittadini un servizio assai più scadente del passato (servizio notturno soppresso, serale ridotto, festivo falcidiato), pagato sulle pelle di utenti e precari lasciati senza lavoro, con la chiusura della galleria avverrà l’ulteriore taglio dall’alto delle frequenze dei bus proprio mentre dovrebbero invece essere aumentate. Lo scopo della petizione è quello di appellarsi all’Azienda (e ai partiti che la amministrano) e agli Organi di governo affinché comprendino la necessità di pensare ai cittadini, soprattutto quelli meno ricchi colpiti dalla crisi che tornano ad utilizzare i bus, rivedendo il piano riduzione frequenze che è stato predisposto.

Così come l’anno scorso fu consegnata all’ex Presidente Conerobus un piano per attenuare i tagli previsti (purtroppo senza sortire effetti), anche in questa occasione è stata consegnato alla Presidente Valeria Mancinelli un piano alternativo a costo zero, sperando in un segno di attenzione alle esigenze di sostenibilità della mobilità cittadina e agli utentin del trasporto pubblico. Intanto la petizione, creata dal basso tra la gente, sottoscrivibile anche online, sta riscuotendo numerose adesioni; in sintesi la proposta alternativa: - la linea 46 continua ad arrivare in centro per mantenere il carattere di linea veloce, transitando su via XXV Aprile e Veneto senza effettuare fermate. - le linee 2 e 3 terminerebbero al Piano diventando linee ad anello (nella tratta Bassi-Maggini le linee 2, 22, 24 verrebbero coordinate come passaggi a uno ogni 7,5 minuti eliminandogli attuali sprechi e recuperando risorse). - nuove linee 2/ e 6/: percorso Bassi- Martiri della Resistenza – XXV Aprile – e da qua la linea 6/ per via Gervasoni – Veneto – Cavour e la linea 2/ per Borgo Rodi – Piave – Cavour. - nuova linea 6/7: nuovo percorso Stazione – De Gasperi – Regione – Michelangelo – Libertà – Miano – Sanzio – Pergolesi – Marconi – Stazione, o Stazione – De Gasperi – Miano – Bocconi – Michelangelo – Regione- R.Sanzio – Pergolesi – Masconi – Stazione coprendo le tratte attualmente servite dalle linee 6 e 7. - linea circolare unica (15): Cavour – Amendola – Minzoni – Montegrappa – Panoramica – IV Novembre – Tagliamento – Pola – S. Margherita – IV Novembre – Rismondo – Panoramica – Amendola – Cavour, coprendo le tratte attualmente servite dalla due circolari. - le linee 6, 7, CD, CS verrebbero soppresse perché coperte da altre linee, di cui sopra. Il risultato, a parità di mezzi utilizzati, sarebbe: - mantenimento della velocità (e competitività dei bus) come reale alternativa alla mobilità privata. - linea 46 non soppressa e mantenuta diretta fino in centro. - percorsi ottimizzati e frequenze non ridotte (alternativa più appetibile rispetto al piano dell'azienda) per garantire adeguati collegamenti in supporto alla galleria. Questo piano alternativo sarebbe una prima applicazione di parte del piano presentato a Conerobus l’anno scorso in occasione della Mobility Week, contenente anche soluzioni a costo zero per reintrodurre qualche corsa serale fondamentale (il Sistema a cerchi, non preso in considerazione ma che circola su youtube) e creato sulle esperienze delle altre città italiane ed europee più evolute della nostra.

Ancora nessuna risposta! Ad Ancona evidentemente, e ce ne siamo resi conto già l’anno scorso, si predica bene ma difficilmente ci si mette dalla parte dei cittadini, della salute, dell’ambiente e soprattutto mai si ascoltano le associazioni di cittadini e chi ha amore ed esperienza in materia. La speranza è che il trasporto pubblico venga finalmente tutelato e riconosciuto dall’Azienda, dalla nuova Amministrazione che verrà, dai candidati, dai partiti e movimenti, liste e associazioni pronti alla campagna elettorale comunale, un servizio ai cittadini strategico e prioritario appoggiando la richiesta che sale dal basso: stop ai tagli del TPL! Se gli slogan che in campagna elettorale ascolteremo parleranno anche di tutela del trasporto pubblico, è questo il momento giusto per passare preventivamente dalle parole ai fatti fermando la perdita della qualità del TPL e ridiscutendo il discusso piano dei tagli di Conerobus con associazioni ed utenti. In attesa di risposte della politica i cittadini sono costretti ad organizzarsi da soli dal basso.

La petizione si può firmare online al link www.petizionepubblica.it/?pi=P2013N35180 o nei “distributori” che hanno aderito, quali bar e tabaccherie delle zone via Martiri della Resistenza, Piazza Libertà, via XXV Aprile, piazza Salvo d’Acquisto, Tavernelle.





Daniele Ballanti

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-01-2013 alle 12:52 sul giornale del 31 gennaio 2013 - 3827 letture