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comunicato stampa

Confartigianato: Croazia nella UE, porto di Ancona si ai controlli

2' di lettura

Gilberto Gasparoni

Croazia, da domani nella UE: vietato il cabotaggio nel trasporto Merci. Confartigianato chiede controlli per evitare abusi e concorrenza sleale.

Croazia, da domani nella UE: vietato il cabotaggio nel trasporto Merci Confartigianato chiede controlli per evitare abusi e concorrenza sleale. Da domani la Croazia sarà il 28mo Paese membro dell'Unione europea e il secondo del disgregato stato balcanico dopo la Slovenia. A breve inizieranno le trattative per l'ingresso del terzo di questi, la Serbia, mentre la Croazia intende entrare nell'area Euro. Con l'adesione della Croazia, afferma Gilberto Gasparoni, responsabile di Confartigianato Trasporti Marche, avremo più i vettori Croati nel porto di Ancona, che di fatto è il casello di approdo di veicoli, persone e merci nella ns. regione ed in Italia. Inoltre si modificheranno le norme per il trasporto merci da e verso la nazione. Il Trattato di adesione entra in vigore il 1° luglio: i trasporti internazionali di merce su strada per conto terzi tra la Croazia e gli altri Stati membri dell'UE, quindi si svolgeranno in regime di licenza comunitaria e non più sulla base delle intese bilaterali.

Dal 1° luglio 2013, la copia conforme della licenza intestata al vettore - spiega Confartigianato Trasporti - dovrà essere presente a bordo del veicolo.L'Atto di adesione della Croazia prevede, come voluto anche dalla Confartigianato Trasporti, un periodo transitorio in cui non trova applicazione l'art. 8 del regolamento che disciplina il cabotaggio. Di conseguenza per un periodo di due anni, rinnovabile, continuerà ad essere vietata ai vettori croati l'effettuazione dei trasporti di cabotaggio in territorio italiano. A titolo di reciprocità e per la stessa durata temporale, sarà vietata l'esecuzione di trasporto di cabotaggio ai vettori italiani nel territorio della Croazia. A maggio la disoccupazione in Croazia è scesa poco sotto il 20%, pari a circa 330 mila persone, solo grazie alle assunzioni stagionali nel turismo, l'unico settore a non risentire della crisi. Quella giovanile è la terza in Europa, al 51%, subito dopo Grecia (59%) e Spagna (55%) e di molto superiore alla media europea, che è del 23%. Lo stato si è affermato soprattutto nel comparto turistico, grazie ai suggestivi arcipelaghi davanti alle sue coste, mare pulito e bellezze naturali come il parco di Plitvice, ma anche città storiche come Spalato, Dubrovnik e Pula.

L'Italia, è al momento il partner commerciale più importante per la Croazia e gli italiani sono la quarta minoranza della Croazia e l'italiano è una delle lingue parlate, assieme al croato e allo sloveno. Relativamente ai trasporti in flessione è invece il traffico con la Croazia.



Gilberto Gasparoni

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-06-2013 alle 16:18 sul giornale del 01 luglio 2013 - 1511 letture