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Ancona: Moni Ovadia sostiene la petizione contro la statua Violata

1' di lettura Ancona 15/07/2013 - Moni Ovadia sostiene con convinzione le ragioni della petizione per la ricollocazione della statua Violata ad Ancona.

Moni Ovadia ha definito la statua “un obbrobrio, una figurina feticcio desunta dal più trito immaginario erotico maschile, un’immagine che sollecita un voyeurismo morboso, assolutamente inappropriata rispetto alla drammaticità e all’urgenza del problema del femminicidio, e del tutto inadatta veicolare il messaggio per cui è stata installata.” “Il rispetto della libertà artistica di chi ha realizzato l’opera” – continua Ovadia - “non può impedire di formulare giudizi rispetto al risultato.”

Moni Ovadia, che sarà ad Ancona il 17 luglio col recital Il registro dei peccati alla Mole Vanvitelliana nell’ambito della rassegna Sensi d’Estate organizzata dal Museo Omero, incontrerà nell’occasione le promotrici della petizione Cristina Babino e Alessandra Carnaroli. Moni Ovadia aderisce alla campagna Posto Occupato – un pensiero, una reazione, un gesto per tutte le donne vittime di violenza: https://www.facebook.com/notes/posto-occupato/posto-occupato/287505124727942

Ricordiamo che la petizione, giunta ad oggi a circa 2200 firme, è sostenuta da ben 35 tra Associazioni, Movimenti e Centri Antiviolenza e da 19 Istituzioni e Organismi di Parità e Pari Opportunità in tutta Italia.

Le promotrici della petizione: Cristina Babino e Alessandra Carnaroli






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-07-2013 alle 15:27 sul giornale del 16 luglio 2013 - 2254 letture

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