comunicato stampa
Perilli e D'Alessio: concessione banchine porto storico ai traffici di materiali metallici, 'Una scelta da condividere'

Lo spirito del Piano del Porto redatto a quattro mani da Amministrazione Comunale e Autorità Portuale era quello di progettare assieme il futuro della zona portuale, perché il porto è un pezzo di città e non viceversa. La decisione dell'Autorità Portuale di concedere le banchine da 1 a 4 ad Ancona Merci per il carico e scarico di alluminio e rottami ferrosi sino al 2015, dimostra come l'Ente che governa il porto ragioni solo in termini lucrativi senza pensare alle ricadute sulla città di Ancona.
La concessione permetterà il traffico di centomila tonnellate di ferraglia l'anno sui moli esattamente di fronte all'Arco di Traiano e all'asta monumentale del porto storico. Con questa decisione quanto denaro entra nelle casse dell'Autorità?
E quanto danno viene fatto all'immagine turistica della città di Ancona? Una scelta così importante andava condivisa con l'Amministrazione Comunale e le categorie economiche, sopratutto ora che il Sindaco Mancinelli prospetta l'intenzione, in alcune dichiarazioni rilasciate non più di poche settimane fa, di concordare con l'A.P. un recupero alla città delle stesse banchine. Il Partito Democratico di Ancona critica con forza processi decisionali autoreferenziali, in cui pochi benefici economici immediati possono cancellare le previsioni e i progetti di riqualificazione del porto storico che rappresentano una risorsa cruciale per la rinascita della città di Ancona.
I Firmatari: Emilio D'Alessio Responsabile Ambiente e Territorio - PD Marche Responsabile del Gruppo di Lavoro Urbanistica e Territorio – PD Ancona e Stefano Perilli segretario PD - Unione Comunale di Ancona

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