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Giovanni Marcelli: 'L' obiettivo di Renzi deve essere quello di prendersi il partito e di cambiarlo irreversibilmente'

Comitato Ancona per Matteo Renzi 2' di lettura Ancona 05/09/2013 - Come appare ormai evidente, tantissimi stanno salendo o saliranno presto sul carro di Matteo Renzi. Non bastassero già coloro che hanno sostenuto il sindaco di Firenze per motivi strumentali, più che per reale convinzione politica, lo scorso novembre (ma almeno lo hanno fatto in tempi non sospetti), ora si aggiungono, per mere ragioni di sopravvivenza politica, molti di quelli che erano i più strenui rappresentanti della linea del PD bersaniano, gente che fino a pochi mesi fa di Renzi (e di chi lo sosteneva) diceva peste e corna – o avallava chi lo faceva - definendolo un infiltrato di destra, un fascistello, un populista, un berluschino o, i più raffinati (si fa per dire), un liberista senza cuore.

E’ politicamente comprensibile che ci si debba tener buoni i folgorati sulla via di Damasco, perché sono utili, forse necessari, per conquistare dall’interno la leadership di un partito che, nel profondo, in quanto ancora pervaso da retaggi ideologici e di mentalità profondamente conservatori, vede Renzi tuttora con una punta di sospetto. L’auspicio, però, è che, una volta arrivato alla leadership del PD, Renzi torni quello di novembre 2012 (e anche di più): aggressivo, dirompente, tosto, soprattutto poco incline ai facili accomodamenti e alla supponenza moralista di certa sinistra. C'è da augurarsi, dunque, che Renzi non guardi in faccia a nessuno, quando sarà lì, soprattutto a quelli che si sono improvvisamente “convertiti”, pur avendolo avversato brutalmente fino a pochi mesi prima.

Se Renzi si farà forza del consenso di cui gode nell’opinione pubblica, sconosciuto a tutti gli altri mediocri attori della politica italiana (a partire da quelli del PD) e, al contempo, eviterà i condizionamenti legati alle stantìe dinamiche di partito, potrà riuscire nell’intento di incidere davvero. Il suo obiettivo, insomma, dev’essere quello di prendersi il partito e di cambiarlo irreversibilmente; solo così avrà la possibilità di ambire a guidare un Governo in grado di lasciare una traccia indelebile nel processo di cambiamento e modernizzazione del nostro Paese. Se questo sarà il reale intento di Renzi, al di là di tutti i tatticismi degli ultimi mesi, tanti saranno al suo fianco fino in fondo; se ciò non sarà, molte persone (ad ovvia esclusione dei tanti piccoli e grandi notabili del PD che stanno succhiando la ruota al sindaco di Firenze per “rimanere nel giro”) potrebbero perdere gran parte del loro entusiasmo. Sta a Renzi – e solo a lui - non tradirne la speranza.


   

da Giovanni Marcelli
Coordinatore Comitato "Ancona Per Matteo Renzi"





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-09-2013 alle 19:51 sul giornale del 06 settembre 2013 - 1423 letture

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