D’Angelo: 'Basta ritardi e sudditanze sul Presidente dell’Autorità portuale'. Depositata una mozione

2' di lettura Ancona 23/09/2013 - Il periodo di commissariamento dell’Autorità Portuale di Ancona scade a fine ottobre ma da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Presidente della Regione non giungono notizie della necessaria intesa prevista dalla legge per procedere al decreto di nomina. Decreto che in base alla vigente normativa deve essere sottoposto all’esame e al parere (obbligatorio anche se non vincolante), delle competenti Commissioni parlamentari della Camera dei deputati e del Senato della repubblica.

Pertanto se entro pochi giorni non viene emanato il decreto si prospetta un ulteriore commissariamento dell’A.P.. "Eventualità da scongiurare – dichiara il capogruppo Italo D’Angelo – per le indubbie conseguenze negative per il porto e per Ancona. A tale scopo è stata depositata una mozione da discutere in Consiglio comunale ( firmata anche da Stefano Tombolini, capogruppo di 60100 Ancona), affinché la città esprima tutta la contrarietà ai commissariamenti e ai patti centralisti (come quello Matteoli–Spacca del 2009) che ha determinato la cessione di autonomia di Ancona in cambio di promesse inverosimili di finanziamenti pubblici.

Sarebbe bene che il Presidente Spacca, anziché litigare con i parlamentari del PD sul terzo mandato, sarebbe bene che il Sindaco di Ancona anziché aspettare “cortesie e generosità” da parte del Ministro e del Presidente della regione, rivendichi con fermezza e con dignità il rispetto della legge e la nomina del Presidente. La mozione tende proprio a dare forza agli amministratori locali affinché venga rispettata la legge e vengano ricostituiti gli Organi dell’A.P. . Ci sono tante cose da fare, come suggerito anche recentemente dal Presidente dell’Ordine degli architetti Roccheggiani, come un concorso di progettazione internazionale sul water – front. Per farle ci vogliono Organi nel pieno delle funzioni, non commissari prorogati di volta in volta".