I ricercatori precari dell'Ismar di Ancona dichiarano lo stato di agitazione

Il personale Precario del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze Marine sede di Ancona, dichiara lo stato di Agitazione.
Questo per protestare contro DL 101/13 in iter di approvazione parlamentare che di fatto non risolve la forte precarizzazione, assestando invece un duro colpo al comparto della Ricerca Italiana che basa la gran parte della propria attività su ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi PRECARI.
In particolare nella sede del CNR ISMAR di ANCONA, i precari rappresentano oltre 50% del personale. Si sottolinea che il costo del personale precario del CNR ISMAR di ANCONA NON GRAVA sulla spesa pubblica, in quanto viene coperto da finanziamenti esterni.
Tale decreto, nato col fine di razionalizzare la spesa pubblica e risolvere l’annoso problema della precarietà nel pubblico impiego, finisce in realtà con lo sperperare le ingenti risorse umane ed economiche sulle quali il Paese, nella fattispecie gli Istituti di Ricerca come il CNR ISMAR di Ancona, hanno faticosamente e fiduciosamente investito in questi ultimi anni.
Di fatto, senza mezze misure, si stronca l'attività di ricerca del CNR ISMAR di ANCONA, uno dei più importanti centri di ricerca sulla pesca marittima nel Mediterraneo, che da 40 anni partecipa, anche con ruolo leader, a progetti di ricerca nazionali ed internazionali nell'ambito della pesca, del monitoraggio e della tutela dell'ambiente marino, dell'inquinamento e dell'impatto ambientale. In questo modo si mette a repentaglio anche il futuro di PERSONE che da anni svolgono con passione e responsabilità il proprio lavoro.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-10-2013 alle 17:04 sul giornale del 26 ottobre 2013 - 1616 letture
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