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Fondazioni teatrali Stabile-Muse, Tombolini: 'La Stabilità è un valore che va tutelato'. Marcolini: 'I tempi sono stretti'

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Partendo dall'idea della Stabilità Ministeriale come ricchezza per il territorio, la lista civica 60100 Ancona, presente in consiglio comunale con Stefano Tombolini, ha organizzato un incontro per discutere sul futuro della cultura nel capoluogo regionale.

Dopo un primo incontro pubblico in cui si è analizzata la storia delle Fondazioni “Teatro Stabile delle Marche” e “Teatro delle Muse”, approfondendo il lavoro svolto dalla Commissione d’Indagine istituita nella scorsa legislatura, in questo secondo incontro l'intento è stato quello quello di discutere della cultura anconetana in ambito regionale. Presenti all'incontro l’Assessore alla Cultura della Regione Marche Pietro Marcolini, i Consiglieri Regionali Bugaro, Eusebi, Silvetti, il Direttore della Fondazione “Teatro delle Muse” Velia Papa, il Direttore dell’Amat e del Consorzio Marche Spettacolo Gilberto Santini e il Direttore del Teatro del Canguro Lino Terra.

Al centro del dibattito l'atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale di Ancona che prevede la costituzione del Consorzio Ancona tra la Fondazione "Le città del Teatro – TSM", la Fondazione "Teatro delle Muse", l’Associazione "Inteatro" di Polverigi e la Società Cooperativa "Teatro del Canguro". "La Stabilità è un valore che deve essere tutelato e valorizzato - ha detto Tombolini - ma i tempi sono stretti. A 30 giorni dall’approvazione dell’assestamento di Bilancio, la Ragioneria Comunale non ha notizie sul piano economico". Sono diverse le criticità da affrontare ed è rimasto poco tempo. A 90 giorni dalla scadenza della richiesta per ottenere la Stabilità Ministeriale "gli adempimenti da porre in essere sono tanti e complessi e la stabilità come valore rischia di essere perduta, occorre quindi una Regia capace di fare la necessaria sintesi".

Anche l'Assessore regionale alla Cultura Marcolini ha sottolineato che "bisogna fare presto, puntando al consolidamento e allo sviluppo. Da un parte c'è il progetto di consorzio e di ottimizzazione delle risorse, dall'altra bisogna risolvere i debiti pregressi dello Stabile. I tempi sono stretti e vi segnalo che se entro novembre non abbiamo un quadro delineato degli impegni di trasferimento stilizzati in modo millimetrico, il commissario diventa liquidatore". Per la dottoressa Papa, in questo momento "ci troviamo di fronte ad una svolta. Dobbiamo far in modo che le imprese che abbiamo costruito facciano rete, che significa fare meno cose ma meglio, avere una competitività forte, fare prodotti culturali ed esportarli e far crescere i nostri operatori. Da soli siamo alle strette, noi dobbiamo pensare in avanti, se facciamo rete forse c'è la facciamo. A me interessa che per il 30 gennaio si faccia questo progetto di consorzio. Il nostro obiettivo comune di tecnici è quello di continuare a fare il mostro mestiere e fare qualcosa a livello di produzione che faccia crescere il nostro territorio".

In allegato l'indagine presentata da 60100 Ancona





Questo è un articolo pubblicato il 31-10-2013 alle 18:05 sul giornale del 02 novembre 2013 - 2498 letture