contatore accessi free

L. Stabilità, Delrio: 'Parlamento aiuti a migliorare Patto'. Emendamenti On. Lodolini di concerto con Commissario Casagrande, Presidente Upi Marche

emanuele lodolini 5' di lettura Ancona 11/11/2013 - "Il Governo ha fatto un passo avanti perché ha allentato il patto di stabilità. Adesso il Parlamento deve aiutare ulteriormente a migliorare il Patto di stabilità che non ci piace". Questo ha dichiarato stamani il Ministro Delrio.

A tal proposito l'On. Lodolini, di concerto con il Commissario Straordinario della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, Presidente Upi Marche, ha predisposto alcuni emendamenti utili sul tema Norme sul patto di stabilità interno per gli enti locali, depositati stamani a Montecitorio, con particolare riferimento alle norme del patto di stabilità interno per gli enti locali che penalizzano in maniera evidente le Province. Le Province, difatti, stanno pagando un prezzo altissimo per la norma sul patto di stabilità interno che parametra l’obiettivo del saldo finanziario ad una percentuale della media della spesa corrente di un triennio desunta dai certificati senza nessuna esclusione e quindi senza considerare che molte spese risultano vincolate alle entrate regionali che hanno un vincolo di destinazione e che, pertanto, vengono impegnate nella misura delle somme accertate, come da regole contabili.

Per molte Province l’entità dei fondi regionali raggiunge percentuali molto alte sul totale della spesa corrente, fino ed oltre il 50% della stessa (fondi per la formazione professionale, per il trasporto pubblico locale, per i rifiuti, ecc..). La prima considerazione riguarda, dunque, il fatto che le Province non hanno possibilità di manovra su tali spese e pertanto la manovra ricade interamente sulla parte propria di bilancio; con il passare degli anni (dal 2011 valgono queste regole) queste manovre di aggiustamento sulla parte corrente risultano impossibili senza compromettere servizi essenziali come strade e scuole. La seconda considerazione riguarda il fatto che tale meccanismo crea disparità di trattamento tra le Province in funzione dell’entità dei trasferimenti vincolati regionali; poiché tali trasferimenti variano da Regione a Regione risultano maggiormente penalizzate le Province che gestiscono più elevati fondi regionali.

Dopo tre anni in cui le Province sono costrette a migliorare i saldi rilevanti per il rispetto del patto per “colpa” dei fondi regionali gestiti, i bilanci delle Province stesse sono allo stremo al di là di ogni valutazione sul loro destino oggi in discussione. Tale aspetto è il medesimo dei tagli della legge c.d. spending review che sottraeva nel 2012 risorse alle Province in proporzione ai consumi intermedi ove confluiscono le spese vincolate alle entrate regionali; lo Stato era poi stato costretto, per il 2013, ad introdurre una modifica escludendo dai calcoli dei consumi intermedi le spese legate ai fondi regionali trasferiti come trasporto pubblico locale, rifiuti e formazione; nello stesso tempo il Tar del Lazio, con sentenza n. 7022/2013, depositata il 15/7/2013, annullava il decreto del Ministero dell’Interno del 25/10/2012 pubblicato sulla G. U. del 6/11/2012 con il quale si operava la riduzione delle risorse alle Province sulla base di tale criterio.

n particolare venivano evidenziati: la violazione del principio della leale collaborazione, l’eccesso di potere per sviamento, la violazione dei principi di ragionevolezza, l’imparzialità e buona amministrazione, l’illogicità e contradditorietà manifesta. Inoltre, si sarebbe determinata “una disparità di trattamento tra le Province che esercitano funzioni delegate e Province che non le esercitano” e si “dissimulerebbe l’intento del Ministero si sopprimere in via di fatto le Province italiane”, tale da condurre “ la generalità delle Province al dissesto, causandone, perciò, di fatto, l’abolizione. La finalità di questo primo emendamento è tesa al ripristino di una situazione di maggiore equità e giustizia fra enti territoriali dotati di pari dignità e rango costituzionale. La copertura finanziaria del presente emendamento viene assicurata mediante la rimodulazione degli obiettivi di patto previsti per altri settori della Pubblica Amministrazione: ciò al fine di garantire una maggiore equità e giustizia nell’ambito della Pubblica Amministrazione allargata.

C'è anche un secondo emendamento a firma dell'On. Lodolini sul tema rateizzazione sanzione per il mancato rispetto del patto di stabilità interno.Il provvedimento si rende necessario per dare una risposta alle esigenze della quasi totalità delle Province che, per effetto delle consistenti riduzioni dei trasferimenti erariali disposti dai recenti provvedimenti legislativi finanziari e dei mancati introiti conseguenti all’esito negativo delle procedure di dismissione immobiliare -connesso all’attuale periodo di crisi economica– verosimilmente sforeranno l’obiettivo del patto di stabilità. L’emendamento, prevedendo una rateizzazione della sanzione, consentirà alla Province di poter disporre di risorse necessarie a garantire l’assolvimento di funzioni fondamentali come strade e scuole, che sarebbe irrimediabilmente pregiudicato, poiché l’applicazione della consistente sanzione -commisurata ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato, nell’ipotesi di mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno - si aggiunge, infatti, agli altrettanto consistenti tagli decisi dallo Stato con l’approvazione del DL n. 95/2012, convertito, con modificazioni, nella Legge n. 135/2012 (Spending review).

ggiungasi inoltre che i piani di alienazione del proprio patrimonio immobiliare, in un periodo di crisi economica quale quello che sta attraversando il Paese, rimangono allo stato inattuati per debolezza della domanda, vanificando gli sforzi posti in essere per il perseguimento degli obiettivi del patto di stabilità. La necessità dell’emendamento proposto mira quindi a non penalizzare ulteriormente le Province, già fortemente colpite dalle norme sul patto di stabilità, che impongono obiettivi sempre più elevati, ben al di sopra del c.d. margine corrente, nonostante politiche di bilancio miranti a migliorare i propri indici di virtuosità. Infine, il presente emendamento non necessita di copertura finanziaria in quanto non comporta riduzione dell’entità dell’eventuale sanzione, ma si prefigge solamente una dilazione del suo pagamento al solo fine di assicurare l’ordinario espletamento delle funzioni fondamentali delle Province.


da On. Emanuele Lodolini
parlamentare Pd





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-11-2013 alle 14:53 sul giornale del 12 novembre 2013 - 882 letture

In questo articolo si parla di emanuele lodolini, politica, roma, ancona, pd, Parlamento, patto di stabilità, emendamenti, delrio, L. Stabilità, Commissario Casagrande, Presidente Upi Marche

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/Ui3





logoEV
logoEV