Cuperlo ad Ancona per la corsa alla Segreteria nazionale: 'Riportare al centro il valore della persona'

Week end decisivo per orientare il voto nelle primarie del Pd, ma il risultato vero sarà quello del prossimo 8 dicembre, quando in tutta Italia si sceglierà il segretario del Pd nazionale. Cuperlo ad Ancona, giovedì serà, dopo un tour per le Marche parla di: "Riportare al centro il valore della persona". Questo il compito a suo avviso della politica con una vera e propria rivoluzione della dignità.
"Sono emozionato oggi perché voi siete venuti qui - ha esordito l'On. Gianni Cuperlo rivolgendosi alla platea del Ridotto delle Muse - un partito è prima di tutto una comunità di donne e uomini, esiste un senso di appartenenza, fai veramente parte di un progetto in cui ti riconosci." Ed ora la corsa alla segreteria nazionale del Pd si fa ancora più decisiva in queste settimane e si avvicina al giorno 'x', quello dell'8 dicembre. "Da quando ero ragazzo ho avuto sempre una forte passione politica - ha dichiarato Cuperlo - ma non avevo mai coltivato l'ambizione e l'idea di candidarmi alla guida del mio partito. Non rinnego la mia carriera di funzionario politico che mi ha insegnato il senso della comunità politica di un partito, e in questi mesi sto facendo violenza a me stesso, per il mio carattere, perché mi sono trovato a fare cose che non avrei mai pensato".
"Siamo un po' più credibili se diciamo che siamo all'alba di un giorno nuovo. credo che una classe dirigente deve assumersi fino in fondo il peso delle sue azioni e delle sue responsabilità. Dobbiamo leggere l'appello da parte sua verso di noi. Io non sono nostalgico e sono convinto che il Pd è l'approdo di un lungo percorso, nel quale dobbiamo credere e costruire per i nostri figli e nipoti. Un partito non può essere solo risolto con un buon programma di governo, non è un'alleanza elettorale, è qualcosa di diverso: è la sua cultura politica, un partito è l'identità. Non penso che il futuro del Pd sia di farne uno più piccolo, più ortodosso. Per me deve essere più grande, più rappresentativo. Mi dispiacciono le parole di Prodi, ma noi con questo Congresso dobbiamo convincere lui e chi la pensa come lui."
E sulla sensazione di insofferenza della gente nei confronti della politica, per molti cosa inutile e costosa e su come intervenire per correre ai ripari Cuperlo replica: "Penso che dobbiamo innanzitutto considerare dove si trova l'Italia e l'Europa in questo momento storico. Siamo al sesto anno della crisi, la peggiore crisi che il paese ha attraversato - dicono gli economisti - nell'intera stagione unitaria. In questi 6 anni, abbiamo perso 9 punti di Pil e il 25% della produzione industriale. Si è raddoppiato l'indicatore della povertà, 1 milione e 500 mila famiglie vivono sotto la soglia della povertà e molti sono i disoccupati".
"Se per anni milioni di persone hanno vissuto le difficoltà - ha proseguito l'Onorevole - ed il malessere e oggi bussano alla porta della politica e chiedono più dignità, credo che il titolo di questo incontro debba essere 'La rivoluzione della dignità'. La Grecia è stata colpita nella dignità, l'Europa non aveva diritto di fare quello che ha fatto e quindi deve cambiare cultura, strategia e indirizzo. Sarebbe facile rispondere dicendo solo che bisogna dimezzare gli stipendi della politica ed è giusto farlo. La politica deve essere in grado di riportare al centro il valore della persona, dell'uguaglianza, del senso di comunità. Il Pd deve mettersi a servizio di una rivoluzione della dignità ed ai 20enni dico di venire da noi, di seguire il partito democratico perché è la parte giusta, non siamo i migliori, ma abbiamo i principi e i valori su quale fondare la vita. Dobbiamo tornare a raccontare questa storia, se si farà questo, al di là di chi sarà il prossimo segretario, avremo vinto insieme".
Questo è un articolo pubblicato il 14-11-2013 alle 20:16 sul giornale del 15 novembre 2013 - 1140 letture
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