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L'amministrazione si esprime sulla tanto polemizzata 'Violata'. 'Senza nulla togliere alla statua dell'artista: si ad atti concreti'

statua dedicata alla donna violata 2' di lettura Ancona 27/11/2013 - L'amministrazione si esprime sulla tanto polemizzata statua di 'Violata' e sul tema della violenza sulle donne. Ad affrontare l'argomento gli assessori alle Pari Opportunità Emma Capogrossi e alla Cultura Paolo Marasca. "Non è nostra intenzione dribblare un argomento che suscita tanto interesse e ha, comunque la si pensi, un alto valore simbolico".

"Non possiamo però dedicarci all’argomento – la statua Violata – e dimenticare il tema che sottende il dibattito – la violenza di genere. Di parole sulla prima ne sono state spese tante. Di azioni concrete sul secondo, purtroppo, se ne fanno troppo poche. Per questo, abbiamo deciso di calare la nostra risposta nel reale, uscendo dal simbolico".

"Non concordiamo sulle modalità - hanno affermato gli assessori - con le quali essa è stata collocata dove si trova: un’opera che tratta la violenza di genere è così importante sul piano simbolico che avrebbe dovuto coinvolgere l’amministrazione comunale, la cittadinanza che avrebbe potuto anche decidere sulla sua opportunità e sulla sua collocazione. Sarebbe stato più opportuno poi un concorso di idee, un comitato scientifico, la stessa cittadinanza ma prima, e non poi. Fondamentale la condivisione di ogni passaggio".

"Come persone - hanno proseguito - ognuno di noi si sarà fatto una sua opinione personale sull’opera. Ma quello che dobbiamo dire come amministratori è che questa è stata scelta, collocata e celebrata in maniera perlomeno poco conveniente. Ciò senza nulla togliere alla statua dell'artista. Ci sono però molti modi per affrontare la questione. Distogliamo lo sguardo dal simbolo e, d'urgenza, dimostriamo come si possa agire concretamente anche con poche risorse".

E a quanti interpellano l'amministrazione su Violata, rispondono: "Il 25 novembre abbiamo scelto di non ospitare uno spettacolo o una qualche iniziativa simbolica, ma di dar vita a un gruppo di lavoro strutturato - hanno specificato gli assessori - capace di affrontare la questione della violenza di genere nel territorio d’area vasta. Il gruppo di lavoro si è riunito a Palazzo Camerata per una giornata di confronto e soprattutto di costruzione di un percorso. Questo è stato il nostro investimento".

Nè manca il secondo progetto, quello dedicato alle donne vittime di violenza, che dovrebbe essere sostenuto dalla Fondazione Cariverona. Un progetto ambizioso che inserisce un altro tassello fondamentale, oggi assente, alla politica di sostegno alle donne vittime di violenza. "Questo è il nostro investimento - concludono Marasca e Capogrossi che ribadiscono- non sottovalutiamo il peso del simbolo, ma, sul piatto della bilancia, vogliamo che i simboli diventino anche atti concreti".








Questo è un articolo pubblicato il 27-11-2013 alle 17:53 sul giornale del 28 novembre 2013 - 2875 letture

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