On. Lodolini, Primarie Pd: 'Con Renzi per dare una scossa. L'8 dicembre, non restiamo chiusi in casa'

Domenica ci aspetta una giornata importante. Sta cambiando la Politica in Italia in queste settimana e forse non tutti ne hanno percezione. Quanto accaduto nel PDL alcuni giorni fa, la decadenza di Berlusconi, la sentenza sulla legge elettorale, le Primarie Pd sono passaggi decisivi che ci portano dentro una fase nuova.
Il Pd, da quando è nato, ha sempre dato grandi prove di partecipazione in tutte le consultazioni in cui sono stati chiamati al voto i cittadini. E domenica dobbiamo fare tutto il possibile perché sia una nuova occasione di queste. Il nostro è l’unico Partito a esercitare una vera e ampia democrazia interna, a partire dalla scelta delle proprie cariche politiche, come in questo caso, fino a quelle istituzionali. Lo dico con orgoglio. Pendando all'8 dicembre mi viene in mente Francesco De Gregori in una sua memorabile canzone: "E poi ti dicono -Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera-Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera....".
Bene l'8 dicembre, non restiamo chiusi in casa, partecipiamo alle primarie Pd. Come dice Matteo Renzi "chi partecipa alle primarie segna il futuro dell'Italia, chi sta a casa si tiene quello che c'è". Sostengo Renzi perché, candidandosi alla Segreteria Pd, ha ben compreso che per cambiare il Paese bisogna prima cambiare il PD. Non é un gioco di parole. È politica. Perchè, se ci si pensa bene, è esattamente questo il punto sul quale abbiamo perso le elezioni: mentre dicevamo di voler cambiare il Paese, gli elettori non ci giudicavano credibili nel tentativo, perché non eravamo riusciti a cambiare noi stessi, come avremmo dovuto fare.
Certo tanti parlamentari giovani eletti essendosi affermati alle Primarie, ma cambiamento è l'idea di rompere incrostazioni, conservatorismi e privilegi presenti nel Sistema. Oggi serve una scossa. Renzi può ridare entusiasmo al nostro popolo. Può farci uscire definitivamente dalle vecchie appartenenze e da logiche correntizie, per la sua capacità di parlare a larga parte del popolo italiano, oltre che alle sue indubbie qualità. Faccio questa scelta perché voglio un Partito in grado di guardare avanti. Faccio questa scelta perché ho fiducia e speranza che il PD ne possa uscire più forte, tornando a parlare alla maggioranza degli italiani. Matteo Renzi per me è l’unico in grado di interpretare questa prospettiva.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-12-2013 alle 17:55 sul giornale del 07 dicembre 2013 - 1790 letture
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