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Doppio lavoro ed in nero: a finire nei guai quattro dipendenti pubblici ad Ancona

2' di lettura Ancona 17/12/2013 - Doppio lavoro ed in nero: a finire nei guai quattro dipendenti pubblici. Tra questi tre infermieri che 'sbarcavano' il lunario lavorando in nero in una casa sanitaria privata ad Ancona. Nè mancava un dipendente pubblico che faceva aste su ebay per un'altra attività. La Guardia di Finanza scopre maxi evasione da 550.000 euro.

Conclusa dalle Fiamme Gialle di Ancona, in collaborazione con il Nucleo Speciale Pubblica Amministrazione della Guardia di Finanza di Roma e su delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, un’attività investigativa che ha portato alla luce una frode a danno dell’Erario commessa da quattro dipendenti pubblici, i quali, esercitando attività di lavoro in nero, hanno omesso di dichiarare al fisco redditi per circa 550.000 euro. Nel primo caso i Finanzieri hanno individuato tre infermieri dipendenti da un istituto di cura statale che, dopo l’orario di lavoro, svolgevano la propria opera in nero presso una casa di riposo privata anconetana.

La condotta 'infedele' è stata scoperta grazie ad una verifica fiscale nei confronti di un’agenzia di assistenza domiciliare e ospedaliera, sospettata di aver emesso fatture false nei confronti della casa di riposo privata. In tale contesto, l’esame della documentazione ha consentito di accertare il coinvolgimento dei dipendenti pubblici che, abusivamente, mettevano a disposizione dei privati la propria professionalità, omettendo di dichiarare al fisco compensi ammontanti a circa 400.000 euro.

Alla casa di cura privata, che beneficiava illecitamente delle prestazioni degli infermieri, è stata comminata una sanzione da oltre 400.000 euro per violazione alla disciplina prevista dal Testo Unico sul Pubblico Impiego.

Nell’altro caso, invece, è stato scovato un dipendente pubblico che, al di fuori dall’orario di lavoro, svolgeva abusivamente un’attività di commercio di prodotti informatici, utilizzando il noto sito d’aste “Ebay”.

Ad incastrare quest'ultimo sono stati gli esperti informatici della Guardia di Finanza che sono riusciti a ricostruire analiticamente tutte le somme incassate a fronte delle oltre mille spedizioni effettuate. All’uomo è stato contestato il commercio abusivo on-line di materiale informatico e la totale evasione delle imposte per ricavi non dichiarati pari a circa 150.000 euro.

L'attività illecita svolta dai dipendenti pubblici sarà ora segnalata alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Ancona nonché alle rispettive amministrazioni di competenza, per il recupero dei compensi percepiti.






Questo è un articolo pubblicato il 17-12-2013 alle 16:31 sul giornale del 18 dicembre 2013 - 2357 letture

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