Ex scuola occupata, Foresi: 'Affrontata l'emergenza sanitaria'. Mancinelli: 'Propaganda umana'

La Giunta comunale ha fornito chiarimenti. "L'Amministrazione ha cercato di rispondere all'emergenza sanitaria - ha detto l'assessore alla Partecipazione Democratica Stefano Foresi - il Comune è stato presente. Ieri mattina il comando dei vigili urbani, la Digos e i Carabinieri mi hanno chiamato e avvisato della situazione. Sono andato sul posto e dentro la struttura c'era circa una sessantina di persone, mentre i residenti erano in strada preoccupati. Gli stranieri provengono per lo più dal Senegal, dalla Somalia, dal Benin e dall'Eritrea. Hanno occupato una scuola senza luce e acqua e tra di loro c'erano anhce quattro bambini: grande è stata l'emergenza sanitaria affrontata. Ho chiesto il censimento e il loro stato. Oltre l'80 per cento degli occupanti aveva chiesto asilo politico e si trovava senza più un alloggio".
"Abbiamo scoperto che non erano persone single disperate - ha affermato la Mancinelli - la maggior parte degli occupanti era stata seguita dalle istituzioni con progetti europei". La problematica più grande è stato il freddo. La parrocchia dei Salesiani ha fornito le reti e i materassi, mentre la Caritas i pasti e la Croce Gialla ha portato le coperte. Alle 20 tutti avevano un posto per dormire e una coperta per riscaldarsi.
L'assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Urbinati e l'assessore ai Servizi Sociali Emma Capogrossi hanno entrambi affermato di voler avere un rapporto diretto con coloro che hanno un disagio."Abbiamo già affrontato diverse emergenze - ha detto Urbinati - e una soluzione è stata la struttura 'Un tetto per tutti'. Spero che queste persone vengano in modo che ognuno dica qual' è la sua situazione e noi possiamo così risolverla. "Sono sconcertata - ha dichiarato la Capogrossi - il Comune fa fronte ai problemi dei senza tetto tutto l'anno, quindici giorni fa abbiamo anche potanziato 'Un tetto per tutti'. Mi sono molto preoccupata per le madri con i bambini. La nostra intenzione è quella di incontrare coloro che hanno dei disagi e non gli organizzatori, cercando di capire i loro bisogni e individuando le risposte".
"La domanda che mi faccio - ha detto il Sindaco - è se queste persone hanno avuto un rapporto diretto con i servizi sociali, quanti incontri ci sono stati e quali risposte hanno avuto o non hanno avuto. Per me queste persone sono solo state usate come propaganda umana. Tra l'altro il consigliere Crispiani (Sel) era al corrente che la scuola era pericolosa perchè era stata chiusa per l'inagibilità del primo piano".

Questo è un articolo pubblicato il 23-12-2013 alle 17:55 sul giornale del 24 dicembre 2013 - 3004 letture
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