On. Lodolini: 'L'auspicio di buon anno è lasciarsi alle spalle la crisi'

"Il 2013 si è aperto con la mia elezione in Parlamento - ha detto in apertura il deputato anconetano Emanuele Lodolini - e si chiude con la mia elezione alla Direzione nazionale Pd. Sono soddisfazioni, certamente. In mezzo un periodo ad alta intensità caratterizzato dai morsi della crisi anche nel nostro territorio. La nostra Regione, come l'Italia è in difficoltà ma non è senza futuro. È nostro compito e obbligo, anche generazionale, guidarla in questa ricostruzione. Il 2013 è stato l'anno della svolta generazionale in Politica e l'età, inutile girarci intorno, conta".
"Essere un Deputato della Repubblica per me - ha specificato Lodolini - è un grande onore. Ho cercato, in questo anno, di svolgere al meglio questa funzione dimostrando che il Parlamentare non è uno scansafatiche o un grigio burocrate di Palazzo, ma è un rappresentante del popolo che sta in mezzo al popolo, conosce problemi e studia soluzioni possibili e dentro e fuori il Parlamento si impegna con passione e dedizione. In questo anno ho presentato 2 disegni di legge come primo firmatario e 84 come cofirmatario, 17 mozioni e 60 interrogazioni".
Perchè il cambiamento istituzionale avvenga nel 2014 per Lodolini sono necessarie una serie di azioni. Dalla riduzione del numero dei Parlamentari a l'abolizione delle Province dalla Costituzione. Ma anche la fine del bicameralismo perfetto; riforma del Titolo V della Costituzione. Così come la riforma della legge elettorale. "Legge elettorale va fatta - ha dichiarato Lodolini - e va fatta prima possibile, prima delle elezioni europee. Già il fatto che sia passata dal Senato alla Camera va in questa direzione. Questo è uno dei primi impegni del 2014: la modifica della legge elettorale".
"Dal punto di vista economico-finanziario - ha aggiunto ancora Lodolini - numerosi gli obiettivi per il 2014: far scendere debito, il deficit, le spese di parte corrente, così come le tasse su famiglie ed imprese, piccole e grandi; raggiungere l'anno prossimo la crescita nell'ordine di grandezza dell'1% ed arrivare alla crescita del 2% nel 2015; una crescita strutturale che si accompagni ad un'aggressione efficace alla disoccupazione, a partire da quella giovanile; rilanciare gli investimenti pubblici, spendendo le risorse stanziate, usando al meglio i fondi strutturali europei; aggiornare le nostre politiche di competitività industriale a sostegno delle imprese, in particolare piccole e medie, affinché siano sempre più innovative, digitalizzate e internazionalizzate; creare un clima più favorevole agli investimenti attraverso il piano “Destinazione Italia”, con le sburocratizzazioni, l'apertura dei mercati, le semplificazioni, in particolare dei codici del lavoro e di quello fiscale, e le riforme della giustizia civile".
Per Ancona, come per le Marche vi è soddisfazione per diverse realtà: dalla nomina del presidente AP Giampieri come per la firma sull'Uscita ad Ovest, ma anche sulla vicenda del Pergolesi. "Sono soddisfatto per la positiva conclusione della nomina di Giampieri a Presidente dell'Autorità Portuale - ha dichiarato Lodolini - e a riguardo penso di aver dato una mano nel rapporto con il Governo che positivo è stato su questa vicenda così come per la sottoscrizione della convenzione per l'avvio dell'Uscita Ovest. Ho ringraziato personalmente il Ministro Lupi, prima di Natale".
Porto di Ancona e Porti stategici per il futuro. "Sono soddisfatto anche - ha continuato il parlamentare - per l'approvazione alla Camera della legge sugli Interporti. Entro l'anno sarà approvata anche la legge sui Porti. I grandi player internazionali della logistica e dell'intermodalità stanno pensando a nuove rotte, per cui si può immaginare che merci ma non solo potranno arrivare in Europa o nel centro-nord Italia pensando a rotte artiche, che evitano Suez e il canale di Panama. Serve una visione strategica che ci deve vedere pronti ad accogliere, con delle piattaforme logistiche attrezzate, le merci che potrebbero anche non arrivare per assurdo dal mare. Questo ci riporta anche al tema delle infrastrutture: se noi non siamo capaci di adeguare nei nostri porti i collegamenti con l'entroterra, con le industrie del Nord che guardano all'Europa, per assurdo le rotte dei grandi giganti del mare potrebbero anche evitare di fare scalo nei nostri porti".
Una proposta per i Porti. "Per quanto riguarda l'Autorità Portuale dobbiamo guardare con attenzione e intervenire con decisione per quanto riguarda l'autonomia finanziaria. Scegliamo di lasciare ai porti italiani e alla portualità italiana il 5 per cento di quello del loro gettito IVA: sono in grado autonomamente di finanziare le opere infrastrutturali determinanti per garantire la concorrenza con gli altri, per resistere rispetto ai grandi player e ai grandi concorrenti per far sì che la portualità e l'economia italiana possano crescere".
Sul Pergolesi, invece, nel Decreto Scuola, alla voce FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA 3 milioni sono stati stanziati per il 2014 in favore degli Istituti superiori di Studi Musicali pareggiati al fine di garantire la continuità della didattica e porre rimedio alle difficoltà finanziarie. I 3 milioni sono diventati 5. Occorre monitorare il riparto su Ancona".
Un invito, dunque, ad uscire da un certo declinismo diffuso e dalla rassegnazione. "Certo al disagio sociale occorre rispondere efficacemente. Ma ce la faremo e il 2014 sarà l'anno decisivo".

Questo è un articolo pubblicato il 30-12-2013 alle 14:06 sul giornale del 31 dicembre 2013 - 3407 letture
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