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Rapinava supermercati e terrorizzava le cassiere: arrestato un 31enne dai 18 alias

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Giorgio Di Munno e Cinzia Nicolini
Rapinava supermercati e terrorizzava le cassiere con la pistola: arrestato a Torrette di Ancona rapinatore seriale. Una operazione congiunta tra Volanti e Mobile doriche. L'uomo si muoveva tra Ancona e Rimini. Diciotto gli alias accertati a lui attributi.

Da spacciatore a rapinatore seriale. E' così che è stato arrestato nella mattina di lunedì, intorno alle 10, dalla Polizia mentre passeggiava indisturbato a Torrette di Ancona. Ma già la polizia era da tempo alle sue calcagne. Un'operazione che ha visto coinvolte sia le Volanti, Dirette da Cinzia Nicolini, che la Squadra Mobile di Ancona, Diretta da Giorgio di Munno. Scattano le manette per l'uomo che aveva messo a segno tre colpi in diversi supermercati di Ancona.

L'ultimo colpo alla Coal di via Pertini lo scorso 1 febbraio. Ma alle sue spalle ne aveva anche degli altri: il 13 gennaio scorso, infatti, aveva rapinato, forse con un pistola giocattolo, il Si di Collemarino. Nè sulla sua lista mancava all'appello il Simply di via Vasari lo scorso 11 gennaio. Per un bottino totale di circa 4 mila euro. E' proprio nell'ultima rapina che la polizia ha ritrovato la pistola oggetto di rapina, poi sequestrata, ed accertata giocattolo.

A metterli a segno un giovane marocchino classe 1982 che agiva terrorizzando gli operatori alle casse, anche fingendosi cliente, con una pistola giocattolo. E' così che l'uomo, T.S. senza fissa dimora e con precedenti di Polizia, è stato sorpreso ed arrestato anche grazie al meticoloso lavoro della Polizia Scientifica. Per lui l'accusa é "rapina aggravata e continuata".

"Una attività di indagine complessa - ha detto il Dott. Giorgio Di Munno Responsabile della Squadra Mobile di Ancona - in cui siamo riusciti, grazie ad immagini video e testimonianze dei presenti (cassiere e clienti ndr) a comporre il puzzle". A incastrarlo, infatti, proprio le immagini e l'identikit ricostruito grazie alla collaborazione dei testimoni.

Difficile l'indagine, infatti, per rintracciarne l'autore. Il giovane, infatti, aveva il suo covo a Rimini, ma anche diversi appoggi nell'anconetano. E' così che la polizia che da tempo stava alle sue calcagna ha preferito non agire subito per non bruciarsi l'opportunità, anche per verificare tutti i 18 diversi alias. Comunque nonostante l'uomo non ha ammesso la sua colpevolezza poichè non colto in flagranza, tutti i tasselli del puzzle ricostruto dalla Polizia dorica portano a lui.

L'indagine condotta dalla Mobile per ricollegarla a Rimini, le immagini del supermercato (anche se sono state difficili da analizzare perchè non nitide), ma soprattutto perchè l'uomo, furbo, cambiava spesso d'abito nelle sue rapine e modi di fare. Alcuni abiti, indossati nelle rapine e ripresi dai video ed in particolare giubbotto e jeans, sono stati perfino sequestrati nella sua temporanea dimora, una stanza di albergo dove si appoggiava a Rimini.



Giorgio Di Munno e Cinzia Nicolini