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La Casa de Nialtri continuerà a lottare. Pazzagli 'Diritto alla casa: non è un problema di ordine pubblico' I video

"Quello che è successo ad Ancona è qualcosa di forte - ha affermato amareggiata la portavoce della Casa di Nialtri, Silvana Pazzagli - ed i sindaci devono aprire un tavolo sulla questione dell'emergenza abitativa per avanzare proposte intelligenti". Perchè il diritto alla casa - ci dicono - è "un problema di Ancona", ma che riguarda la "dimensione regionale" e "nazionale".
La questione emergenza casa che è diventata preponderante negli ultimi mesi ad Ancona, con l'esperienza della Casa de Nialtri che teneva insieme 'sensibilità diverse', sta vivendo momenti intensi negli ultimi giorni dopo lo sgombero degli ultimi occupanti di via Ragusa. Sgombero a cui molti hanno reagito, seppur in modi diversi: una manifestazione di strada sfociata, per alcuni poi denunciati, in danneggiamenti alla sede del Pd e dall'altra un comune blindato.
Da Jesi, nella provincia di Ancona, arriverebbero i primi segnali di dialogo sul tema. "Bacci, il sindaco di Jesi ha aperto un tavolo dove avanzare proposte - ha affermato davanti al cancello di Via Ragusa Silvana Pazzagli-".
Ed ora la lotta per il diritto all'abitare non si ferma con il sostegno anche del Movimento 5 stelle di Ancona. Presente all'appuntamento di mercoledì mattina, infatti, anche la grillina, Daniela Diomedi che preme su come portare avanti questa situazione. Diomedi: "Siamo stati i primi a depositare in Consiglio comunale una mozione sul cohousing che risponde a nostro avviso all'emergenza abitativa e continueremo a stare a fianco della Casa de Nialtri".
Presente, davanti a via Ragusa, anche un esponente del Gruppo Anarchico Malatesta. "Rilanciare un movimento per sostenere l'emergenza casa - ha detto Matteo B. - per i ragazzi che sono in difficoltà, ma soprattutto per non rimanere schiavi del sistema e di mutui". E nel contesto casa non si possono fare differenze a suo avviso: "Non c'è differenza tra cittadini ed extracomunitari".
Confermato inoltre, il corteo di sabato 15 febbraio a cui 'hanno aderito molte associazioni' e 'diverse realtà politiche', che questa volta, stando agli organizzatori, ha tutte le carte in regola con la Questura (dopo le immediate denunce per mancato preavviso agli organizzatori ndr). E' così che, per chi vorrà, si potrà unirsi al serpentone che si snoderà da Piazza Ugo Bassi fino a Corso Carlo Alberto nel pomeriggio alle ore 17.
L'attenzione, ci dicono, rimarrà alta. "Ogni giorno continueremo ad organizzare iniziative ed azioni, come continueremo a chiedere la mappatura degli edifici pubblici chiusi nella direzione del cohousing". La volontà è creare un movimento di dimensioni sempre più vaste a favore di chi una casa non ce l'ha. Tra questi, specifica, inoltre la portavoce, ci sono anche persone del luogo che da persone normali con un lavoro hanno perso tutto. L'esempio è quello di "un ragazzo di 40 anni che dopo aver chiuso la sua impresa si è trovato a dormire in macchina, unica cosa rimasta e che forse a breve gli sarà sequestrata". Insomma da parte della Casa de Nialtri, anche se non in via Ragusa, la "lotta" all'abitare "continua".
Confermato anche il concerto a sostegno della Casa di Nialtri che si terrà venerdì sera, 14 febbraio ore 21, con tanto di raccolta fondi nel Teatro adiacente alla Parrocchia di Cristo divino lavoratore di piazzale Camerino al civico 3.

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