Un concerto ad Ancona per sostenere la pace e l'imprenditoria femminile in Palestina

Si terrà sabato sera alle 21.15 presso il teatro sperimentale il concerto "La musica può fare". un modo tutto 'musicale' per sostenere i processi di pace nella zona calda della Palestina. L'assessore alla cultura Marasca: "La musica? Strumento imbattibile che continua ad essere veicolo forte di cambiamento".
"L'attività musicale come quella culturale hanno la grande capacità di cambiare lo stato delle cose, in particolare in luoghi difficili. Si faceva musica per intervenire...ed ora si tratta di una nuova versione, di un lavoro congiunto tra mondo artistico e sociale. La musica, dunque, come come strumento è imbattibile e continua ad essere un veicolo forte di cambiamento".
E' così che il 22 febbraio andrà in scena il gruppo musicale dalle note rock progessivo anni 70 non senza contaminazioni (quello italiano, con brani della PFM, dei New Trolls e di alcuni famosi cantautori italiani di quel periodo, come Eugenio Finardi e Fabrizio De Andrè), recentemente ricostituito, "QUT!" composto da diversi elementi: Claudia Carletti (voce femminile), Fabio Carletti (tastiere e voce), Paolo De Cecco (Batteria), Riccardo Pilesi (voce maschile), Roberto Dompé (basso e voce), Massimo Melappioni (chiatarra), Sara Santini (violino). Una esibizione ovviamente a favore del progetto "La musica può fare" che promuove i processi di pace tra israeliani e palestinesi. Concerti che saranno replicati a breve, dopo Montecarotto ed Ancona, anche ad Osimo, Civitanova e Montelupone.
Sarà, infatti, la musica a dare il sostegno a processi di pace tra iasraeiani e palestinesi a partire dalle persone impegnate nei percorsi di economia solidale. Partecipano al progetto a Rete di Economia Etica e Solidale REES Marche e la cooperativa Mondo Solidale. In particolare andrà a favore di un progetto di cooperazione internazionale “Fair Trade Fair Peace” che intreccia la realtà economica israeliana con quella palestinese, nata agli esordi anche da una amicizia tra due cooperatrici.
La volontà è portare pace attraverso l'integrazione in una Palestina dalle varie culture e realtà. Grazie al concerto, ma anche alla commercializzazione di produzioni artigianali locali palestinesi che vanno dalle spezie agli utensili per la casa e non solo (che potranno essere acquistate al concerto oltre che presso l'equosolidale di Corso Carlo Alberto), si potrà contribuire al sostengno di donne arabe in Palestina o meglio a garantire l'imprenditoria femminile anche in queste realtà difficili.
Ospite della serata anche il Coro di voci bianche dell'Istituto Comprensivo Scocchera, diretti da Laura Ricciotti, ed alcuni allievi della scuola di musica Associazione Musicale “A.Orlandini” di Pietralacroce.
Questo è un articolo pubblicato il 21-02-2014 alle 16:45 sul giornale del 22 febbraio 2014 - 2243 letture
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