comunicato stampa
Piazza d'Armi 'rifugio per disperati'. A denunciarlo alcuni commercianti insieme a Berardinelli

Una situazione di disagio estremo, come denunciato altre volte pubblicamente. Non è ammissibile che un capoluogo di regione, nonostante le continue segnalazioni, da un lato possa accettare che decine di uomini e donne in svariate zone della città siano completamente abbandonati a loro stessi senza neanche un tetto sotto cui ripararsi, costretti a lavarsi dove capita e dall'altro non è accettabile che una zona così frequentata, adibita anche a parcheggio durante le giornate di mercato, debba costringere i clienti e i cittadini in genere, ad assistere a queste vergogne. Uomini e donne sistemati in strutture fatiscenti, senza igiene, senza riscaldamento, con i bagni del mercato che vengono occupati per lavarsi e per i bisogni quotidiani.
Lo spettacolo che offre Ancona è terrificante. Prima di investire i soldi pubblici in progetti che riguardano fasce grigie della popolazione che meritano la massima attenzione, bisogna però prima risolvere assolutamente il problema delle fasce “nere”, dei disperati, sennò non ci si può poi lamentare dei conflitti sociali crescenti in città. E’ necessario anche coinvolgere sia il Governo italiano che l'Unione Europea nella prevenzione di queste situazioni.
E’ facile per alcuni essere solidali a parole con chi si trova ad affrontare i rischi mortali dell'attraversamento del Mediterraneo per venire nel nostro Paese, ma poi ci si scontra con la realtà quotidiana delle Amministrazioni locali che non sono in grado di supportare con aiuti economici e strutture, case, alloggi, questi disperati, vittime delle mafie internazionali.

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