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Impresa al femminile: l'indagine Cna la vede competente e motivata

3' di lettura Ancona 10/03/2014 - “La centralità delle persone è l’elemento portante delle micro, piccole e medie imprese. Su questo presupposto si fonda l’attività di Cna ed in particolare di Cna Impresa Donna”. Così dice Orietta Olivetti, presidente provinciale del Cid, che anticipa alcuni contenuti di una recentissima indagine condotta dal Centro Studi Cna, del cui esito, a breve, si parlerà in un convegno interamente dedicato all’imprenditoria di genere come modello di sviluppo.

“La scelta di diventare imprenditrici – afferma Olivetti - è motivata principalmente dal desiderio di realizzazione e dalla volontà di creare qualcosa di proprio. Gli indicatori tracciano un profilo di alto spessore connotato da titoli di studio universitari nelle maggior parte dei casi. La caratteristica più interessante delle donne dedite alla cultura del rischio, è rappresentata dalla spinta verso la formazione continua, per acquisire sempre maggiori competenze e specializzazioni.

L’aspirazione all’affermazione professionale attraverso un’attività in proprio, scelta per poter meglio gestire la famiglia, fa sottostimare le notevoli difficoltà rappresentate dalla conciliazione dei tempi”. L’indagine del Centro Studi Cna sull’imprenditoria femminile è stata condotta attraverso un questionario, dal quale emergono aspettative in merito ad iniziative che vadano incontro alle esigenze di vita ed in supporto dei figli. In uno scenario di genere qualificato, competente, e fortemente motivato, Cna Impresa Donna coglie ed individua criticità che necessitano supporto.

“Il 5 febbraio scorso – continua la presidente Olivetti - è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione Marche nel quale, insieme ad altri soggetti datoriali e di rappresentanza sindacale, si è costituito un tavolo di lavoro. Gli incontri, a cadenza semestrale, avranno il compito di accogliere le istanze derivanti dal mondo lavorativo femminile, ma non solo. La conciliazione, infatti, è un tema caro anche agli uomini che di fronte alle responsabilità dell’impegno di padri prima e di imprenditori o lavoratori poi, sentono anch’essi il peso di far coincidere i tempi dei ruoli. Da qui, l’esigenza di maggiore attenzione verso politiche a sostegno della genitorialità”.

L’indagine mette anche in luce una deprimente situazione relativa all’inaccessibilità al credito che nel caso di attività di genere diventa ancora più negativa. Si dà meno credito ad un’impresa se è rosa, sebbene sia ormai chiaro a tutti che le imprenditrici sono attente per natura a innovazione e miglioramento tecnologico delle proprie realtà produttive, e, seppur con fatica, mettono in atto pratiche di riduzione e contenimento dei costi al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.

“Vogliamo – commenta Orietta Olivetti – che il comportamento virtuoso di ottimizzazione e gestione delle risorse ed aziendale sia riconosciuto come valore, e che a questo, vengano associate politiche di maggiore accessibilità a risorse finanziarie dedicate”. “La versatilità, la creatività, la dinamicità – conclude la presidente del Cid Cna - sono attributi femminili che se ben supportati a livello istituzionale, rappresentano la condizione vincente per generare nuova ricchezza.

Per il raggiungimento di tale obiettivo che ha come ricaduta un beneficio sull’intera economia, occorre che a livello politico centrale e locale, vengano abbattuti i troppi vincoli amministrativi, ostativi allo sviluppo e crescita aziendale. E’ necessario impostare un welfare con servizi a misura delle esigenze lavorative delle famiglie, nel quale non siano penalizzate qualità della vita, diritto all’istruzione ed alla crescita culturale in genere. Una provvida detassazione, concede la possibilità di far emergere il sommerso e di generare utile d’impresa, sacrosanto diritto necessario non solo al mantenimento di un tenore di vita adeguato ma anche commisurato all’impegno profuso ed al merito”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-03-2014 alle 10:30 sul giornale del 11 marzo 2014 - 834 letture

In questo articolo si parla di economia, artigianato, cna, cna ancona, impresa femminile

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