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comunicato stampa
Sport ed inclusione, anche il 'baskin' ai Giochi della Macroregione

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Ragazzi con diverse abilità insieme nella nuova specialità. Se è vero che lo sport è una potente forma di inclusione e di incontro, nei Giochi della Macroregione Adriatica non poteva mancare una gara di baskin, la nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche innovative, prima tra tutte quella di permettere di giocare nella stessa squadra giovani disabili e normodotati.

Nel programma di eventi collaterali degli Youth Games Adriatic and Ionian Macroregion (in città dal 6 al 9 giugno) che Comune e Regione stanno organizzando con la particolare collaborazione delle scuole cittadine e dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, il baskin (che ha nel nome la fusione di basket e integrazione) assume anzi un rilievo simbolico di sportività e condivisione, valori all’insegna dei quali questi Giochi sono nati, garantendo al contempo la spettacolarità del gioco.

Ragazzi con e senza disabilità si confronteranno in una gara l’8 giugno – di questa disciplina nuova e di grande azione e imprevedibilità, che sovverte la rigida struttura degli sport ufficiali . Il baskin permette infatti la partecipazione attiva di giocatori e giocatrici con qualsiasi tipo di abilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Nel baskin tutti imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo-squadra che conta al suo interno gradi di abilità differenti e sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività.

Ma quali sono le regole del Baskin? Il regolamento di questa disciplina adatta: 1) il materiale (uso di più canestri: due normali; due laterali più bassi; possibilità di sostituzione della palla normale con una di dimensione e peso diversi); 2) lo spazio (zone protette previste per garantire il tiro nei canestri laterali); 3) le regole di gioco (ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello. Questi ruoli sono numerati da 1 a 5 e hanno regole proprie); 4) le consegne (possibile assegnazione di un tutor, giocatore della squadra che può accompagnare più o meno direttamente le azioni di un compagno disabile).



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