D'Angelo sottoscrive il manifesto 'Io corro per la famiglia anche in Europa'

Mercoledì 9 aprile alla Camera dei Deputati è stato presentato il manifesto per una politica europea organica ed efficace per la famiglia predisposto dal Forum delle Associazioni Familiari in collaborazione con la FAFCE (la Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche) per impegnare i candidati alle elezioni europee a promuovere i diritti della Famiglia attraverso 12 azioni specifiche.
Oggi l’Avv. Italo D’Angelo, candidato per il Nuovo Centro Destra, ha sottoscritto ad Ancona, tra i primi su tutto il territorio nazionale, il documento, che ha consegnato all’Avv. Andrea Speciale componente del Forum delle Marche e del Direttivo nazionale. “Viviamo un momento storico in cui precisi centri economici e di potere mirano a sovvertire i principi stessi dell’umana convivenza” ha commentato il candidato D’Angelo. “Stiamo assistendo alla mercificazione della maternità, con l’apertura alla fecondazione eterologa, alla ratifica dell’egoismo, con il riconoscimento di un preteso “diritto al figlio”, al sovvertimento delle più banali regole naturali, con la diffusione dell’ideologia di gender e la pretesa di iscrivere nei registri dello Stato Civile un matrimonio tra due persone dello stesso sesso.
“Ciò che si sta oggi verificando è il sintomo della perdita di punti di riferimento dal punto di vista antropologico, contro cui non si può rimanere inerti".
“E’ noto che in Europa ci sono forze politiche che hanno nel proprio programma lo scardinamento della Famiglia, che inevitabilmente porta con sé la disarticolazione della società".
“Il mio impegno a favore della Famiglia in Europa –conclude il candidato D’Angelo- non è altro che la prosecuzione di quanto ho sempre fatto in ogni ambito del mio impegno da una parte come uomo, marito e padre, e dall’altra come cattolico impegnato nel volontariato, rappresentante delle Istituzioni e, da ultimo, Consigliere comunale ad Ancona. Mi impegno pertanto a difendere il matrimonio tra uomo e donna, la vita dal concepimento al suo termine naturale; per far sì che la famiglia sia riconosciuta come soggetto sociale, portatrice di diritti e di doveri, e che le politiche europee siano politiche family mainstreaming, cioè politiche che salvaguardino e promuovano il bene della Famiglie, sia direttamente sia indirettamente; per riconoscere il valore del lavoro familiare, del volontariato e dell’apporto delle associazioni familiari nella costruzione del benessere della società; per tutelare la maternità e un lavoro che sia a misura di famiglia e che contribuisca al benessere di molti, e non all’arricchimento di pochi”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-04-2014 alle 23:31 sul giornale del 13 aprile 2014 - 1587 letture
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