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comunicato stampa
Raschia (Fp Cgil) scrive una lettera aperta al Sindaco Mancinelli

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Comune di Ancona
Il Sindaco non perde mai occasione di sottolineare il valore delle relazioni con le parti sociali. “Dal vostro lavoro - ha affermato di recente - dipende la qualità del nostro lavoro”.

Nell’Ente la gestione diretta delle relazioni sindacali è delegata al direttore generale. Col mandato, all’inizio chiaro, di recuperare relazioni sfilacciate e rapporti collaborativi con il personale. A giudicare dal punto cui siamo giunti, forse una correzione di rotta sarebbe auspicabile... La stessa presenza del Sindaco, almeno nei momenti critici, costituirebbe un segnale. Si tratta, dunque, di attivare in modo sistematico l’esercizio di quella “delega al personale”, tenuta per se. Che “qualcosa” continui a non funzionare è innegabile. La FP CGIL rivendica con forza un netto cambio di passo e di responsabilità assegnate. In un momento in cui perfino il premier Renzi parla di “lotta violenta alla burocrazia”. I tempi sono ormai maturi per quel cambiamento dal Sindaco più volte annunciato, ma che fatica ad avviarsi. Molti ricorderanno le discusse decisioni dello scorso dicembre sull’assetto organizzativo.

Al punto che lo stesso Sindaco ha ammesso i limiti del mancato confronto. Ebbene, giorni fa, la Giunta è tornata sull’argomento. Sarebbe stato legittimo (in tutti i sensi) attendersi un approccio diverso, più consono ed efficace. Invece? Invece, nulla di tutto ciò. Sembra prevalere una politica di annunci piuttosto che un lavoro serio e impegnativo per aggredire i problemi veri. Modi tanto più incomprensibili in quanto, va detto, alcuni dei principi ispiratori rimangono condivisibili: a far capo dal necessario accorpamento di funzioni per semplificare il lavoro e la vita dei cittadini. I provvedimenti, invece, sembrano lontani da ciò che servirebbe. Da una prima occhiata si evidenzia la redistribuzione degli incarichi tutt’altro che equamente ripartita tra i dirigenti, ridotti a 12 unità. Direzioni striminzite, a fronte di settori corposi, anche troppo. Situazioni sbilanciate che almeno dovrebbero consigliare di rivedere l’intero sistema di graduazione delle retribuzioni. Che sia la volta buona per un confronto e una vera discussione? Era ciò che serviva, invece: un serio confronto per favorire decisioni condivise evitando situazioni imbarazzanti, se non preoccupanti. Come altro definire la rinuncia al dirigente dell’Avvocatura, per assegnare le funzioni al settore “Risorse umane”? Settore già appesantito e alle prese purtroppo con la problematica gestione del personale, largamente inadeguata, insufficiente, e causa di conflittualità esasperata. A quale logica risponde questa collocazione all’interno di una struttura amministrativa?

Certo, non sembra una conferma dell’imprescindibile necessità di garantire un’Avvocatura autonoma e indipendente, nel rispetto di sani principi di buona amministrazione e di economicità. Cos’ha pesato, dunque, in questa decisione? Ambizioni personali? La decisione oltretutto espone al rischio di una moltiplicazione d’incarichi professionali esterni dai costi non giustificabili. Questione all’ordine del giorno per l’impatto dei debiti pregressi sul bilancio. Situazione per la quale si è reso necessario un super lavoro che ha tenuto impegnato l’ufficio, ma che, a quanto pare, non sembra aver ricevuto particolari riconoscimenti… Ecco altri argomenti che indubbiamente finiscono per alimentare una vertenza in municipio già infuocata. “Dalla qualità delle soluzioni messe in campo -parafrasando un concetto già espresso- dipenderà la qualità dell’organizzazione del lavoro e dei servizi per la comunità.”

Il Sindaco Mancinelli ne è consapevole: occorrono adesso soluzioni concrete. Serve un lavoro paziente per girare pagina al più presto.



Comune di Ancona