Il Def per andare oltre l'austerità

Il voto di oggi in Parlmento sul Documento di Economia e Finanza rappresenta concretamente quella svolta buona di cui parlò il Presidente Renzi insediandosi a Palazzo Chigi. Una svolta per tornare a crescere oltre l'austerità e il rigorismo sfrenati di questi anni.
Occorre far ripartire la domanda interna per aiutare l'economia e mettendo al centro il lavoro, in particolare quello di donne e giovani, e misure di sostegno al reddito, misure che il prossimo Consiglio dei Ministri potrà varare proprio sulla base del Def approvato oggi. Per la prima volta il Governo si fa portatore di un intervento ad alto valore redistributivo. Quattordici milioni di lavoratori con basso reddito e che fino ad oggi hanno pagato il prezzo maggiore della crisi potranno contare su "una mensilità aggiuntiva", ogni anno. Allo stesso modo tutti i soggetti passivi dell'IRAP beneficeranno di una riduzione a regime del 10%. Misura che si aggiunge alla diminuzione dei contributi INAIL di 1,3 miliardi fatta con la legge di stabilità.
L’Italia esce dalla recessione in ginocchio: disoccupati e poveri raddoppiati, reddito pro capite franato ai livelli del 1996, una peggiore distribuzione del reddito e della ricchezza, un quarto dei giovani a spasso. Paghiamo politiche sbagliate, le sottovalutazione dei Governi Berlusconi-Tremontk. Il tutto unito ai gravi ritardi strutturali che abbiamo accumulato negli ultimi vent’anni: un capitale umano carente, una debole attività di ricerca e innovazione, l’enorme debito pubblico, un fisco che opprime lavoratori e imprenditori, il buco nero dell’evasione e della corruzione, l’inefficienza della pubblica amministrazione, i ritardi infrastrutturali.
Rilanciare la crescita, pur dentro politiche di bilancio serie ed equilibrate, intervenire per rendere più equa la distribuzione della ricchezza, agire concretamente a sostegno del lavoro e per uno sviluppo sostenibile fondato sulla manifattura di qualità, innovare e rendere più efficace il welfare, investire sul capitale umano, a partire dalla scuola e dalla formazione: sono le sfide di governo, ma anche politiche e culturali, che abbiamo davanti a noi e su cui si misurerà la capacità pragmatica di cambiare, in Italia e in Europa. Questo è il Def. Questa è la svolta buona che serve al Paese.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-04-2014 alle 00:47 sul giornale del 18 aprile 2014 - 1584 letture
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