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Maxi sequestro di rifiuti 'pericolosi' al Porto. Le 14 tonnellate erano dirette nel Montenegro

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Maxi sequestro di rifiuti al Porto di Ancona grazie alla Guardia di Finanza dorica. Le 14 tonnellate erano dirette nel Montenegro. Merce in definitiva 'pericolosa' dal momento che non era stata bonificata.

Nell’ambito dell’attività di contrasto ai traffici illeciti eseguita nel porto dorico dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con la locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato bloccato e sequestrato un ingente quantitativo di rifiuti, costituito da carcasse e parti di auto non bonificate. Il materiale era stoccato alla rinfusa in un autoarticolato con targa macedone, per un peso complessivo di 13.920 chilogrammi.

Dagli accertamenti eseguiti, inoltre, è emerso che gli scarti di auto demolite erano stati spediti da due società pugliesi, specializzate nel trattamento di rottami, con destinazione Montenegro. Le spedizioni transfrontaliere di tale materiale sono regolate dalla Comunità Europea, che fissa alcuni obblighi tra le parti interessate. Nel caso specifico, gli obblighi sono stati elusi dal momento che la merce, pur essendo stata dichiarata “bonificata”, dunque pericolosa, poichè conteneva in realtà sostanze illecite, come fluidi refrigeranti e lubrificanti come da relazione tecnica dell'Arpam.

E' così che per le violazioni commesse alla specifica normativa di settore ed in particolare su veicoli fuori uso e in materia ambientale, di carattere penale, i rappresentanti legali delle società italiane mittenti ed il conducente dell’autoarticolato sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria. Non ultimo l’operazione conferma il porto dorico come strategico crocevia di flussi commerciali di vario genere.





Questo è un articolo pubblicato il 02-05-2014 alle 12:13 sul giornale del 03 maggio 2014 - 1467 letture