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comunicato stampa

Lodolini, Elezioni e cambiamento: 'Milioni di italiani e di migliaia di marchigiani chiedono di continuare"

3' di lettura

Lodolini

Sento tutta la responsabilità della fiducia di milioni di italiani e di migliaia di marchigiani che chiedono di continuare senza paura nel cambiamento che serve al Paese. Sono soddisfatto perché i dati delle europee sono molto positivi e ci caricano di grandi responsabilità tanto a Roma, quanto nelle Marche fino alla nostra provincia dove straodinario è il dato del Pd, oltre il 49%.

Straordinarie le vittorie, in provincia di Ancona, di Ostra, Filottrano, Monte Roberto, Agugliano che hanno registrato un cambiamento di verso dalla nostra parte. Positive le conferme a Trecastelli, Montemarciano, Arcevia, Serra de Conti, Montecarotto, Monte San Vito, Sassoferrato, Maiolati, Castelbellino, Camerata P., Castelplanio, Barbara, Offagna. Fanno male, invece, le sconfitte di Serra de Conti, Monsano, Numana, Castelleone di Suasa. A Sirolo, Genga, San Marcello, Belvedere, Mergo i “nostri” ce l’hanno messa davvero tutta e li ringrazio di cuore. Ora tutti uniti con Pugnaloni Simone per cambiare Osimo. Ora dobbiamo fare la nostra parte. Fino in fondo. Lo dico ad un anno dalle elezioni regionali del prossimo anno. Inutile negare come le europee alle spalle sanciscano una sorta di avvio, ufficioso, del dibattito verso il 2015 che deve consentire al Pd di ragionare su come preparare al meglio una sfida che scontata non è. L’ottimo risultato del Pd delle Marche, tornato ad essere di gran lunga il primo partito, è incoraggiante ma non dobbiamo ritenerlo acquisito una volta per tutte.

Anche perché i cittadini, non nascondiamocelo, sono andati a votare in massa per Renzi, innanzitutto, dando, fiducia al governo del cambiamento e al Pd. E hanno votato Renzi perché parla e propone riforme, cambiamenti concreti, non la gestione dell’ordinario. Immagina l’Italia del futuro e a quella lavora per uscire dalla palude. La rottamazione non è solo una questione anagrafica, anche se l’anagrafe una notevole rilevanza ce l’ha, ma è voglia di cambiare, di rompere incrostazioni, corporazioni, privilegi, cappe di potere.

Il Governo Renzi è in carica da meno di tre mesi, e ha già messo in cantiere misure molto significative: 10 miliardi per dare 80 euro ai lavoratori dipendenti che prendono meno di 1500 euro, la riduzione del 10% dell'Irap per le imprese, il decreto Poletti per favorire le assunzioni con i contratti a tempo determinato e l'apprendistato e la delega per modernizzare il sistema degli ammortizzatori sociali, lo sblocco di nuove risorse per pagare i debiti della PA, il via agli interventi straordinari sull'edilizia scolastica, il tetto agli stipendi dei manager pubblici, il decreto casa per intervenire nelle situazioni di maggiore tensione abitativa.

Sono solo alcuni dei provvedimenti approvati nelle scorse settimane, cui vanno affiancate le riforme politiche: quella delle Province e per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, approvate in via definitiva, e quelle all'esame del Senato per la nuova legge elettorale, per il superamento del bicameralismo e per la riforma del Titolo V. Proseguiremo con il programma per ridare centralità al lavoro attraverso un taglio selettivo della spesa pubblica che possa ridurre le tasse sul lavoro e le imprese: ci siamo impegnati a rendere permanente la detrazione di 1000 euro all`anno per 10 milioni di italiani. Continueremo a ridurre il cuneo fiscale che è uno dei veri spread che ci separano dall`Europa: lavoratori e imprese oggi pagano il 2% di Pil in più rispetto ai lavoratori e aziende francesi o tedesche: sono 30 miliardi di euro di tasse in più



Lodolini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-05-2014 alle 16:43 sul giornale del 28 maggio 2014 - 1417 letture