Tasi, Lodolini (Pd), 'Né sanzioni né interessi a chi paga in ritardo a giugno, rischio discriminazione tra cittadini'

Nessuna sanzione o interessi a quei contribuenti che, dovendo pagare la Tasi entro il 16 giugno, quindi in un arco di tempo molto ravvicinato, possono trovarsi nella oggettiva condizione di pagare in ritardo.
Il Governo proroghi la data di scadenza alla fine di luglio. E’ quanto chiedono i deputati Pd in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati al ministro dell’Economia e Finanze in un’interrogazione urgente dove si sollecita “il governo a intervenire per evitare la discriminazione di trattamento che di fatto si sta creando a danno di quei contribuenti che pagheranno la Tasientro giugno nei Comuni virtuosi che hanno deliberato l’aliquota in tempi giusti, rispetto ai contribuenti dei Comuni che non hanno ancora deliberato l'aliquota e che potranno pagare l’imposta in autunno. Siamo di fronte a un contesto normativo ancora non chiaro e in evoluzione, chi paga a breve rischia di farlo in ritardo e quindi di essere penalizzato rispetto a chi ha più tempo davanti a sé. Gli stessi Caf hanno evidenziato le criticità nell’assistere i contribuenti e pertanto nella predisposizione del modulo F24 per il pagamento della Tasi’”.
“Sarebbe davvero un paradosso se a rimetterci dovessero essere proprio i cittadini dei comuni che hanno lavorato con maggiore solerzia approvando in tempo i bilanci. Il Governo rimedi al più presto a questa inaccettabile stortura”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-06-2014 alle 15:50 sul giornale del 05 giugno 2014 - 1515 letture
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