Terzo settore. Un incontro promosso dall'On. Lodolini

Si è parlato della riforma del Terzo Settore, alla luce delle linee guida del premier Renzi, lunedì 7 luglio ad Ancona. L'incontro, promosso dall'On. Lodolini, ha avuto come relatori, oltre al deputato anconetano, don Vinicio Albanesi (Presidente Comunità Capodarco), Gianluca Busilacchi (Presidente della V Commissione consiliare permanente Assemblea Legislativa Marche), Alessandro Fedeli (Direttore CSV Marche), Paolo Mannucci (Dirigente Politiche sociali Regione Marche), Giovanni Santarelli (Dirigente Programmazione Sociale Regione Marche), Simone Bucchi (vice Presidente CSV Marche).
Una delle parole chiave per capire la riforma è sussidiarietà ed il mondo in cui è delineata fa la differenza, mentre su una delle proposte fondanti delle linee guida, il servizio civile universale, è da sottolineare, fra gli altri, un aspetto: riguarda il fatto di essere una risposta concreta al tema del lavoro giovanile, inteso come un’esperienza propedeutica che facilita formazione e poi occupazione. Buona parte dei provvedimenti che profila la riforma del terzo settore prospettata da Renzi pendono, trascurati, sull'agenda politica del nostro Paese da anni.
Le linee guida delineano tre macro-obiettivi: il primo riguarda la costruzione di un nuovo welfare partecipativo fondato su una governance allargata alla partecipazione per ammodernare le modalità di erogazione o organizzazione dei servizi di welfare, rimuovere le spere- quazioni e ricomporre il rapporto fra Stato e cittadini, tra pubblico e privato secondo principi di equità, efficienza e solidarietà sociale. Il secondo obiettivo cita espressamente l'economia sociale come unico comparto che continua a crescere e resiste alla crisi pur in mezzo a molte fatiche, come molte ricerche hanno ampiamente dimostrato. Valorizzare il suo potenziale di crescita e occupazione è fondamentale. Il terzo riguarda invece i meccanismi premiali ai comportamenti donativi o prosociali dei cittadini e delle imprese. La realizzazione di questi obiettivi prevede delle linee guida concrete: la prima riguarda la ricostruzione delle fondamenta civili del terzo settore.
La seconda la valorizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e verticale, mentre la terza mette in gioco la capacità di far decollare veramente l'impresa sociale. La quarta si occupa espressamente di introdurre un servizio civile universale e la quinta di riordinare, stabilizzare e ampliare le forme di sostegno economico pubbliche e private al terzo settore assicurando la trasparenza.
In sintesi, la riforma del terzo settore vuole valorizzare in maniera strutturale l'apporto del volontariato e dell'impresa sociale in un welfare partecipativo che integri le istituzioni, i singoli cittadini e i corpi intermedi nel processo di attuazione delle politiche sociali e per l'erogazione dei servizi pubblici - ha spiegato Lodolini introducendo. Fino al 13 giugno, tramite una consultazione online, gli enti del no profit, associazioni, imprese sociali, professionisti e cittadini hanno potuto dire la loro sulle linee guida presentate dal governo, contribuendo alla stesura della legge delega che verrà varata tra pochi giorni. Insieme al mondo del terzo settore del nostro territorio vogliamo dare un apporto importante alla riforma e l'appuntamento di lunedì ci ha permesso di raccogliere le istanze del territorio da presentare all'esecutivo.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-07-2014 alle 14:34 sul giornale del 09 luglio 2014 - 1648 letture
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