comunicato stampa
Pergolesi e alta formazione artistica e musicale: l'ok dal Governo all'ordine del giorno dell'On. Lodolini

Accolto dal Governo l'ordine del giorno del deputato anconetano Emanuele Lodolini per impegnare il Governo a valutare l’opportunità di avviare iniziative legislative volte a salvaguardare il sistema pubblico dell’alta formazione artistica e musicale ritenuta in più occasioni settore strategico per lo sviluppo del nostro Paese. Ad annunciarlo il Sottosegretario Barracciu nel corso della discussione alla Camera dei Deputati relativa alla conversione in legge del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. Soddisfatto il deputato Lodolini per il quale questo è un primo ma significativo passo avanti.
Con l’entrata in vigore della legge 21 dicembre 1999 n.508, gli Istituti Musicali Pareggiati hanno seguito di pari passo la sorte dei Conservatori di Musica Statali, acquistando personalità giuridica, autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile, sono sede primarie di alta formazione, specializzazione, produzione e ricerca nel settore artistico musicale e con queste caratteristiche rientrano nel novero delle istituzioni di cui all’art.33 della Costituzione. Nel corso quindi degli ultimi anni, tali istituti hanno nei fatti compiuto “una statizzazione di fatto” in quanto si sono totalmente “adeguati” al dettato dell’iter previsto dalla L.508 e sua attuazione. I finanziamenti sono a carico degli enti locali ma a causa dei consistenti tagli e dei vincoli imposti ai bilanci degli Enti Locali, molti istituti sono a rischio chiusura.
Tutti gli enti finanziatori hanno ridotto in maniera significativa la contribuzione e in qualche caso interrotto il sostegno con la conseguente messa a rischio chiusura di alcuni Istituti. Attualmente sono 20 distribuiti su tutto il territorio nazionale, gli studenti iscritti sono circa 7000, con una dotazione organica di circa 800 docenti di cui 500 di ruolo e 300 precari con varie tipologie di contratto, 160 unità di personale amministrativo e tecnico. Almeno tre (Taranto, Ribera e Rimini) non hanno ancora compiuto il passaggio di gestione del personale conseguente all’autonomia e il personale è attualmente retribuito dalla Provincia per i primi due e dal Comune per il terzo. La grave crisi economica del nostro Paese, i consistenti tagli e i vincoli imposti ai bilanci degli Enti Locali, stanno mettendo in serio pericolo lo svolgimento delle normali attività. Tutti gli enti finanziatori hanno ridotto in maniera significativa la contribuzione e in qualche caso interrotto il sostegno con la conseguente messa a rischio chiusura di alcuni Istituti: il “Pergolesi “ di Ancona non paga il personale da 24 mesi.
E’ bene ricordare che si tratta di Istituti conosciuti e apprezzati a livello nazionale e internazionale, rappresentano un importante patrimonio culturale ed una tradizione musicale storica per il nostro Paese e per i territori che li ospitano, che va in ogni modo salvaguardata. L’intervento urgente da mettere in campo è quello necessario a completare la riforma in modo che possa essere applicata nelle declinazioni atte a dare una risposta concreta in primis agli Istituti ma più in generale al sistema pubblico dell’alta formazione artistica e musicale ritenuta in più occasioni settore strategico per lo sviluppo del nostro Paese.

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