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Decreto Franceschini, On. Lodolini (Pd): "La Cultura torna al centro dello sviluppo"

Lodolini 9' di lettura Ancona 10/07/2014 - C'è una nuova attenzione verso la cultura e attorno alla cultura come leva da azionare per un nuovo modello di sviluppo. Non un lusso ma una necessità. Perché é nei momenti di crisi, proprio come quella che viviamo (non solo economica ma crisi di valori, di identità) che possiamo recuperare un idea di cultura come chiave per uscire dalle difficoltà. Penso alla bellezza che ci circonda, al nostro patrimonio culturale, artistico, storico, religioso ed smog astronomico, ai turismi, alle opportunità.

Il decreto Franceschini affronta i temi della cultura e del turismo come leve fondamentali per la crescita e come elementi di sviluppo dell'economia del Paese. Come sappiamo, interviene con disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, introducendo importanti novità per quanto riguarda il mondo dei beni culturali e la sua fruizione, intervenendo per semplificare e rendere effettive molte delle disposizioni del decreto sul valore della cultura, approvato in quest'Aula nell'ottobre scorso, e proponendo una serie di interventi attesi da troppi anni dal settore del turismo. Lo fa soprattutto introducendo una serie di norme coraggiose per favorire il mecenatismo culturale, offrendo uno strumento concreto ed operativo per sostenere il nostro patrimonio culturale sofferente per carenza di risorse. Chi lavora nel mondo della cultura sa che per anni si è tentato invano di ottenere forme di defiscalizzazione serie, capaci di coinvolgere direttamente i cittadini in una forma virtuosa di cittadinanza attiva, che faccia sentire propri i luoghi della cultura di cui parla il decreto, le biblioteche, i musei, gli archivi, i complessi monumentali che sono il tessuto del patrimonio culturale diffuso di cui è fatto il nostro Paese. Allo stesso modo, interviene anticipando il percorso di riforma del Titolo V della Costituzione per dare risposte al settore del turismo, che ha visto invecchiare la propria offerta, vissuta troppo spesso come una rendita di posizione, consapevole ormai che la ricchezza straordinaria del nostro patrimonio storico-naturalistico non basta più a reggere da solo la vocazione turistica del Paese. Per questo propone di riunificare le competenze frammentate in un'attività organica di valorizzazione, di indirizzo e di coordinamento delle politiche di promozione turistica dell'Italia.

Ecco le novità introdotte:

ART BONUS E MECENATISMO CULTURALE. Un credito d'imposta per privati (persone fisiche e enti non commerciali) che vogliono effettuare donazioni per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti. Le donazioni potranno essere effettuate anche a favore di fondazioni lirico-sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo. Nello specifico il credito d'imposta sarà del 65% dal 2014 alla fine del 2015, e del 50% dal 2016 al 2019.

POMPEI. Per velocizzare i lavori di riqualificazione del sito archeologico, nell'ambito del Grande progetto Pompei, al direttore generale di progetto viene data la possibilità di derogare a diverse norme del Codice dei contratti pubblici, pur nel rispetto del protocollo di legalità stipulato con la competente prefettura. La soglia per il ricorso alla procedura negoziata viene innalzata a 1,5 milioni (la soglia prevista dal Codice dei contratti pubblici è 500mila euro).

LA REGGIA DI CASERTA. Entro il 31 dicembre 2014 è predisposto il Progetto di riassegnazione degli spazi dell'intero complesso della Reggia di Caserta, comprendente la Reggia, il Parco reale, il Giardino all'inglese, l'Oasi di San Silvestro e l'Acquedotto Carolino, con l'obiettivo di restituirlo alla sua destinazione culturale, educativa e museale. Il commissario è nominato tra esperti di comprovata competenza, provenienti dai ruoli del personale dirigenziale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo o delle altre amministrazioni statali e dura in carica fino al 31 dicembre 2014.

LE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE. Il fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento viene incrementato di 50 milioni di euro per l'anno 2014. Eventuale personale in esubero delle fondazioni lirico-sinfoniche che rientri nel quinquennio antecedente alla maturazione dell'anzianità massima contributiva di 40 anni, potrà essere esonerato dal servizio con retribuzione pari al 50% di quella complessivamente goduta.

LE MISUREA A FAVORE DEL CINEMA. Per attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito d'imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri viene innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Le somme del fondo non impegnate nel 2014 potranno essere utilizzate nel 2015. Nel dettaglio il credito d'imposta sarà concesso alle imprese di esercizio cinematografico che abbiano i requisiti della piccola e media impresa ai sensi della normativa comunitaria.

INCENTIVI HOTEL PER DIGITALIZZAZIONI E RISTRUTTURAZIONI. Il decreto individua per le strutture ricettive due incentivi fiscali, uno per la digitalizzazione e uno per la riqualificazione edilizia. Per favorire la digitalizzazione del settore viene istituito un credito d'imposta, per gli anni 2014, 2015, 2016, del 30% dei costi sostenuti fino ad un importo massimo di 12.500 euro. I fondi messi a disposizione sono in tutto 75 milioni. Potranno rientrare nell'incentivo, per esempio, costi per impianti wi-fi e per siti web ottimizzati per il sistema mobile. Il secondo incentivo è un credito d'imposta del 30% per spese sostenute, fino ad un massimo di 200mila euro, per la riqualificazione - compreso l'efficientamento energetico - e l'accessibilità delle imprese alberghiere. I fondi messi a disposizione sono 20 milioni per il 2015 e 50 milioni all'anno dal 2016 al 2019.

AGGIORNAMENTO SISTEMA CLASSIFICAZIONE HOTEL. Un emendamento approvato dalle commissioni Cultura e Attività produttive ha stabilito che il ministro dei Beni e delle attività culturali, con un decreto da emanare entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto, dovrà aggiornare 'gli standard minimi e uniformi su tutto il territorio nazionale dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, ivi compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali'.

START-UP INNOVATIVE DEL TURIMO. Saranno considerate Start-up innovative anche le Start up del turismo che abbiano, per esempio, come oggetto sociale la promozione dell'offerta turistica nazionale attraverso l'uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali. Queste imprese potranno quindi usufruire, per esempio, dell'esenzione degli oneri per l'avvio o gli incentivi per l'assunzione di personale o per gli investimenti. Il decreto stanzia 1,5 milioni a decorrere dal 2015, coperti dalla riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica.

VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI. Entro il 31 dicembre di ogni anno verrà adottato il Piano strategico 'Grandi Progetti Beni culturali', per la crescita della capacità attrattiva del Paese. Il Piano individua beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici, che potranno usufruire di 5 milioni di euro per il 2014, 30 milioni di euro per il 2015 e 50 milioni di euro per il 2016. Una modifica delle due commissione competenti prevede inoltre l'attuazione del 'Programma Italia 2019', destinato a valorizzare i progetti elaborati dalle città che hanno presentato la propria candidatura a Capitale europea della cultura 2019, anche attraverso l'utilizzo dei fondi europei 2014-2020.

ESTENSIONE DEI DISTRETTI TURISTICI. I distretti turistici-alberghieri potranno essere istituiti non solo 'nei territori costieri' ma su tutti i 'territori interessati'. La misura, introdotta con un emendamento approvato dalle commissioni competenti, stabilisce anche che l'istituzione dei distretti non dovrà più avvenire con decreto del Consiglio dei ministri ma con decreto del ministro per i Beni e le attività culturali.

USO GRATUTO BENI DEMANIO ABBANDONATI E PIANO MOBILITÀ. I beni abbandonati del demanio, come case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie o marittime, fortificazioni e i fari, potranno essere concessi ad uso gratuito a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni, con oneri di manutenzione straordinaria a carico del concessionario. Il termine di durata della concessione non potrà essere superiore a nove anni, rinnovabili una sola volta per altri nove. Lo scopo è favorire, attraverso la nascita di ostelli o altre strutture ricettive sul modello del cammino di Santiago, la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari. Per questo, entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il ministero delle Infrastrutture, d'intesa con il Mibact e la Conferenza Stato-Regioni, dovrà redigere e adottare un piano straordinario della mobilità turistica.

RICORSO PIÙ FACILE CONTRO I PARERI DELLE SOPRINTENDENZE. Vengono istituite delle commissioni di garanzia per la tutela del patrimonio culturale, costituite esclusivamente da personale del Mibact, per chiedere il ricorso contro i pareri delle soprintendenze.

FOTO LIBERE NEI MUSEI. Il decreto rivede la normativa per la riproduzione delle immagini dei beni storico-artistici consentendo, in sintesi, a tutti - soggetti pubblici e privati - di fare foto, purché non a scopo di lucro. Nel dettaglio viene consentita 'la riproduzione di beni culturali, diversi dai beni bibliografici e archivistici, attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né, all'interno degli istituti della cultura, l'uso di stativi o treppiedi'; e 'la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro, neanche indiretto'.

SBLOCCO DELLE GUIDE TURISTICHE. Entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto il ministero dei Beni e delle attività culturali, sentita la Conferenza Stato-Regioni, dovrà emanare un decreto che sbloccherà il settore delle guide turistiche stabilendo i requisiti necessari ad ottenere l'abilitazione, e la disciplina per il rilascio, per operare nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico. La norma cerca di riempire un vuoto normativo creatosi con la legge n. 97 del 6 agosto 2013 che recepiva, tra le altre cose, le direttive europee sull'esercizio della professione di guida turistica negli Stati membri dell'Ue. La legge infatti stabiliva la validità dell'abilitazione alla professione in tutta l'Unione eccetto che per determinati siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico.


da On. Emanuele Lodolini
parlamentare Pd





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-07-2014 alle 14:19 sul giornale del 11 luglio 2014 - 3074 letture

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