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Sanità: i fondi per il Salesi 'scadono' a settembre. Silvetti (NCD): "Rischiamo di perdere anche questo treno"

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Daniele Silvetti

"Tre le priorità in scadenza: Salesi, poliambulatorio e trasporto sanitario". Il consigliere regionale Ncd, Daniele Silvetti, si sofferma sulla situazione di Ancona, lunedì, a margine di una conferenza stampa del gruppo consiliare. Sul piatto della bilancia pesa, infatti, il termine prefissato di settembre o si potrà dire addio a 118 milioni di euro di fondi da parte del Governo.

Nel panorama della Sanità regionale si parla anche di Ancona, dove la situazione, stando al Nuovo Centro Destra Marche che lancia la sfida a Spacca per le prossime elezioni regionali, è critica: solo "promesse e propaganda". A breve la scadenza, dopo la proroga concessa dal Ministero, dei fondi statali destinati tra i tanti anche all'ospedale pediatrico Salesi, ma anche risorse che potrebbero essere destinate ad altre realtà marchigiane. Ad Ancona anche il poliambulatorio ed il trasporto sanitario le altre "priorità concrete", stando al consigliere regionale NCD, Daniele Silvetti.


Settembre, in definitiva, il termine ultimo per la realizzazione della nuova sede dell'Ospedale dei bambini. Ma se ciò non accadesse la Regione Marche si vedrà revocati i 118 milioni di euro stanziati per le Marche tra nuovo Inrca, l'ospedale di Fermo e non ultimo l'eccellenza del Salesi. "Una gravissima inerzia - ha sottolineato Silvetti - che comporterà non solo la mancanza di fondi, ma anche un pericolosissimo viatico per il Salesi che rischia di perdere ogni specifica funzionalità".

L'atteso trasferimento del Poliambulatorio del Viale nell'area ex Umberto I. "L'ennesima procrastinazione sine die - ha continuato Silvetti - a causa di alcune problematiche da parte della ditta costruttrice. Un disservizio arrecato alla cittadinanza figlio della mancanza di programmazione e diretta conseguenza di come la pubblica amministrazione non sia in grado di far rispettare gli accordi. Il protocollo avrebbe dovuto essere rispettato senza rianimare varianti morte e sepolte".

Altra criticità per Ancona sarebbe, stando sempre al NCD, quella del trasporto sanitario. "E' arrivato al punto di non ritorno - ha spiegato Silvetti - molti mezzi delle pubbliche assistenze non possono più circolare (perchè non a norma) e la posizione di molte società nei confronti di alcuni Istituti di credito è divenuta critica. L'assessorato ha specifiche responsabilità sia per i mancati rimborsi sia per il non rispetto dell'accordo quadro, ma ancor di più nell'aver depotenziato un servizio fondamentale che avrà ricadute serissime sull'impianto sanitario".

Tanta, inoltre, la carne al fuoco nella Sanità regionale dal parte del gruppo NDC Marche, dopo il patto avvenuto venerdì tra Governo e Regione che non registra tagli nei prossimi tre anni nelle Marche, tra queste anche l'eliminazione dell'Asur, ritenuta, a loro avviso, inutile ed inefficente e che potrebbe essere semplificata in 4 zone con personalità giuridica. "Il danno più grave - ha detto il consigliere Massi parlano dell'Asur- è che, in questo contesto gli amministratori locali, i sindaci non hanno contato più nulla".

Presto, promette il Vice Presidente del Consiglio Giacomo Bugaro, una interrogazione sulla liquidazione coatta dell'Inrca in sede di Consiglio regionale. "Chiediamo una nuova gestione del patrimonio - ha evidenziato Bugaro - necessario vendere per investire, ma no a casi eclatanti come la vicenda dell'Umberto I ad Ancona". Nè manca l'ipotesi di inserire, a livello giridico, l'Ospedale di Chiaravalle in quello Regionale di Torrette. Si dice anche basta alla "piaga" della mobilità passiva una cirticità, stando al consigliere Carloni, molto presente nell'area di Pesaro ed Urbino ed ancora manca all'appello l'Azienda Marche Nord.





Daniele Silvetti

Questo è un articolo pubblicato il 14-07-2014 alle 18:42 sul giornale del 15 luglio 2014 - 1248 letture