Camere di Commercio, sì del governo al dimezzamento del diritto camerale in tre anni

Camere di Commercio, sì del governo al dimezzamento del diritto camerale in tre anni. Lodolini: “Soddisfazione per accoglimento emendamento da parte del governo”.
Primo tassello della riforma delle Camere di Commercio approvato in Commissione Affari Costituzionali alla Camera lo scorso venerdì 25 luglio. L’emendamento presentato da alcuni deputati del Partito Democratico, tra i quali Lodolini, che aveva sottoscritto le proposte di Rete Impresa Italia, per rimodulare su tre anni il dimezzamento del diritto camerale (l’imposta annuale pagata da tutte le imprese per l’iscrizione al registro delle imprese che rappresenta la principale fonte di entrata per le Camere di commercio), è stato accolto assieme ad altri, recependo anche gli stimoli lanciati in questi giorni. Il testo finale dell’emendamento, infatti, oltre a prevedere una riduzione del diritto camerale del 35% per il 2015, del 40% per il 2016 e del 50% per il 2017, stabilisce che “tariffe e diritti sono fissati sulla base di costi standard definiti dal ministero dello sviluppo economico” e inoltre si aggiunge che si devono perseguire “criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l’accorpamento degli enti e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento in forma associata delle funzioni”.
Dunque via libera anche alle fusioni, aggregazioni e gestione comuni di servizi. “Il Governo è stato molto disponibile – commenta Lodolini – e oggi con la gradualità del dimezzamento c’è la possibilità di affrontare con più tranquillità la riforma che il governo ha varato attraverso il disegno di legge. Il Governo ha voluto riformulare l’emendamento rafforzandolo e stabilendo che devono essere stabiliti dei costi standard, si deve procedere con accorpamenti tra camere di commercio, si devono gestire funzioni in forma associata. In questo modo ci sarà il tempo opportuno per modulare l’azione di riforma necessaria al sistema camerale, così come le imprese potranno beneficiare di una riduzione dei loro costi senza subire i disagi di una drastica riduzione delle attività messe in campo in loro favore dalle Camere di Commercio. Il sistema delle Camere di Commercio svolge un lavoro fondamentale e strategico per il sostegno al tessuto economico del territorio".
"Una riforma delle Camere di Commercio è però opportuna, al fine di rendere il sistema più razionale ed efficiente, e più adeguato alle esigenze di territori e imprese, che si trovano a lavorare in un contesto sempre più complesso e competitivo. In una fase di riorganizzazione complessiva, ognuno deve fare la sua parte, nessuno può tirarsi indietro”, conclude Lodolini per il quale "un percors si autoriforma é necessario per ottimizzare in termini di efficienza e minori costi di gestione la propria azione. Sappiamo che una riflessione in questo senso è già in corso, anche nelle Marche, ora si sono create le condizioni per perseguirla nel migliore dei modi. A questo percorso, non farò certo mancare il mio sostegno”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-07-2014 alle 17:20 sul giornale del 29 luglio 2014 - 1344 letture
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