Cristina Gorajski porta il saluto dell'Amministrazione a Gradara, ultima città marchigiana ad essere liberata

Il segretario generale AICCRE Marche, Cristina Gorajski, ha portato venerdì pomeriggio a Gradara il saluto dell'Amministrazione comunale di Ancona e in particolare del presidente del Consiglio comunale, Marcello Milani - impegnato ad Assisi all'incontro internazionale sulla Pace- in occasione della conferenza promossa da AICCRE Marche sul tema “Dalla guerra alla pace, il ruolo dell'Europa negli ultimi 70 anni.”. Il 12 settembre 1944 Gradara fu l'ultima città marchigiana ad essere liberata.
L'iniziativa ha voluto solennizzare l'ultima tappa del processo di Liberazione delle Marche ad opera delle forze alleate, con in testa il II Corpo d'armata polacco, avvenuto proprio il 12 settembre a Gradara, qualche settimana dopo la liberazione di Ancona (18/19 luglio 1944).
A testimonianza dei combattimenti cruenti di quei giorni, la presenza a Gradara del Cimitero del Commonwealth dove riposano oltre 1000 vittime, tutti giovani soldati stranieri che si sono sacrificati per restituire la libertà al territorio marchigiano. Nel corso dell'incontro è stato presentato, a cura di Mario Fratesi dell'istituto di Storia del movimento di Liberazione delle Marche, un reportage di tutte le iniziative condotte in occasione del 70°anniversario, incluse quelle di Ancona, vale a dire un raduno celebrativo con la partecipazione di una delegazione della Repubblica di Polonia, la sfilata di uomini e mezzi, uno spettacolo dedicato all'esercito polacco e una mostra su questi temi.
Nel suo intervento Cristina Gorajski, che è anche Console onorario di Polonia, ha sottolineato il segno che ha lasciato la stagione giugno-settembre 1944 con la liberazione l'avvio della ricostruzione postbellica, invocando la necessità di costruire una visione non più settoriale ma globale della Resistenza, per fornire alle nuove generazioni le reali dimensioni di un fenomento alla base del sistema democratico. L'orientamento è quello di istituire una Giornata della liberazione comune a tutto il territorio liberato.
Tra gli altri interventi si segnala quello della rappresentanza della Commissione Europea in Italia che, collegandosi al periodo storico in oggetto con la sua forte valenza simbolica, rilancia l'attenzione verso l'Europa, verso un rafforzamento della fiducia nell'Unione Europea in un periodo critico e carico di pregiudizi verso una istituzione considerata “burocratica” e “rigorista”, con lo scopo pertanto di comunicarla come prospettiva e occasione importante, come fonte di opportunità e stabilità per i cittadini dei Paesi che ne fanno parte.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-09-2014 alle 17:07 sul giornale del 13 settembre 2014 - 1336 letture
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