Nuovo idee su associazionismo, contenuto e contenitori

L’assessore Marasca: “Una Consulta aiuterà il volontariato a lavorare in rete. Fondi pochi, ma per premiare i progetti migliori. Il nuovo Cobianchi sarà polifunzionale. Fiore all’occhiello, il più versatile Teatro delle Muse. Nuovi finanziamenti Cariverona per Palazzo degli Anziani. Apertura dei piani terra della Pinacoteca. Migliorie per la Biblioteca. Ex Polveriera operativa in primavera.
“Stiamo per completare il censimento dei beni immobili municipali che versano in situazioni ottimali tali da poter essere concessi in vari modi alle associazioni. Ma la nuova politica di questa Amministrazione comunale sarà quella di partire dai contenuti, non dai contenitori”. Questo uno dei fili prospettici testi dall’assessore alla Cultura Paola Marasca mercoledì sera al Teatro delle Muse. Inoltre, via via, a partire dal prossimo anno, il nuovo Cobianchi sotto piazza Cavour, dove è già operativo un Informagiovani d’eccellenza, ospiterà per un numero di giornate crescenti iniziative delle associazioni. “Per utilizzare a fondo tutti i suoi spazi già ristrutturati, per renderlo sempre più polivalente, dotarlo anche di un info-point turistico, stiamo aspettando la sola certificazione dell’ok agibilità- sicurezza”, precisa l’assessore. Marasca riconosce il grande valore quantitativo e qualitativo dell’associazionismo ad Ancona. E promette un miglior modo, da parte dell’Amministrazione, di interfacciarsi con esso. Innanzitutto rilanciando l’operatività della moribonda Consulta della Cultura. “Sarà il luogo prioritario che ci consentirà di spingere le associazioni a lavorare in rete, unendo le forze per progetti comuni”. Ciò dovrebbe anche aiutare alcune di loro a diventare imprese.
“Ma c’è il problema gravissimo della mancanza di fondi”, confessa Marasca. Già. Negli ultimi anni sono sempre diminuiti quelli a favore dell’associazionismo. Un associazionismo – lo riconosce Marasca – da cui sono partite grandi manifestazioni, in collaborazione con le istituzioni, come “La punta della lingua” di Nie Wiem, i festival Cinematica e Acusmatiq, tanto per citarne alcuni. “Quei pochi fondi che abbiamo non li distribuiremo più a pioggia, ma favorendo le associazioni che presentano i migliori progetti culturali”.
“Inoltre – aggiunge – per favorire la partecipazione, istituiremo un albo comunale degli aspiranti volontari, dal quale le associazioni culturali potranno attingere nuove forze”. I tanti giovani e non che fanno associazionismo e volontariato contribuiscono a smentire, secondo Marasca, quella sorta di luogo comune che vede “l’anconetano come fatalisticamente legato al concetto che tanto nulla cambia, che tanto Ancona non è fatta per essere città culturale”. Secondo Marasca, vista la cronica assenza di fondi nella casse municipali, bisogna attrarre anche gli investimenti privati. “Per questo vareremo l’art-bonus, cioé la possibilità per gli imprenditori di scaricare dal reddito d’imposta fino al 60% delle spese sostenute per progetti culturali”.
Di più: “Parte di nuove risorse per la cultura potranno arrivare grazie all’operatività del nuovo ufficio comunale, guidato dall’assessore al Bilancio, Fiorillo, che sta operando in pool con analoghi uffici di altri Comuni per aggiudicarsi bandi per finanziamenti nazionali, europei e internazionali”. Tornando ai contenitori e ai contenuti, si parte, anzi si rilancia dal Teatro delle Muse. Sta già accadendo. Raggiunto l’importantissimo obiettivo di riunire nel consorzio Marche Teatro, a fini di razionalizzazione, risparmio e miglioramento e diversificazione dell’offerta, le quattro principali realtà del settore. Un metodo che altre città vogliono seguire. E che ha già portato vari risultati: quello del riconoscimento della Stabilità dal Ministero; l’apertura alle Muse di nuovi spazi, come il teatrino della Sala Melpomene; un spazio-servizio di animazione per bambini che consente ai genitori di godersi in tranquillità gli spettacoli; l’iniziativa della presentazione di libri; 1milione e 100mila euro di incassi in questo 2014 con 100.000 spettatori, che segna un aumento medio del 10-15& rispetto agli ultimi anni recenti. Al via l’anno prossimo un progetto per un progetto comune tra le varie istituzioni che si occupano di musica colta. Buone notizie anche per la Pinacoteca Comunale. Marasca assicura che nel 2015 saranno predisposti i piani terra del complesso immobiliare per ospitare gli straordinari quadri in dotazione (un solo esempio per tutti? La Pala del Tiziano), ancora negati al pubblico in attesa dei lavori di ristrutturazione dei piani superiori dei due edifici della Pinacoteca. Per un uso più corposo e polifunzionale del Palazzo degli Anziani è cosa quasi fatta un apposito finanziamento della Cariverona, Capitolo Biblioteca Comunale.
Marasca: “Il patrimonio librario dovrà restare dov’è, impossibile cambiare sede. Nel 2015 nuovi lavori strutturali per sfruttare al meglio gli ambienti esistenti. Apertura principale, quella per la sala consultazioni, in piazza del Plebiscito. Sarà finalmente dotata di postazioni internet e servizi wi-fi. E poi la creazione all’interno di una Biblioteca per bambini. Stiamo cercando sponsor privati”. Serviranno anche per creare una vera emeroteca? Marasca purtroppo non lo dice. Dice che “serviranno anche per mettere in link attività legate alla biblioteca e alla letteratura col vicino Museo della Città, per il cui ampliamento sarà pronta a gennaio la gara d’appalto e a metà 2015 inizieranno i lavori. Buone notizie anche per quanto riguarda la tanto attesa inaugurazione funzionale della ex Polveriera al Cardeto, come contenitore culturale polifunzionale. Ad aprile pronti gli arredi. “I fondi per gestirla ci saranno”, assicura Marasca.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2014 alle 17:48 sul giornale del 05 dicembre 2014 - 1045 letture
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