Elettrodomestici: mai più un rifiuto, ma un bene per la collettività

Da oggi gli elettrodomestici usati non saranno più rifiuto, ma un bene a favore della collettività. Grazie a Cna nasce ad Ancona 'Second life' il progetto che da nuova vita a questi apparecchi ingombranti e spesso 'vittime' di abbandono. In video l'intervista al Direttore provinciale della Cna, Santini.
'Second life' darà nuova vita ai rifiuti dell'elettrodomestico. Il progetto sperimentale innovativo e unico nel suo genere parte ad Ancona e provincia (per estendersi poi a fino alle Marche) dalla partnership tra CNA, Adriatica Green Power e Legambiente. "Un progetto ed innovativo e confortante" lo definisce il Direttore della Cna di Ancona, Massimiliano Santini. Il tutto in un contesto dove "l'ambiente è sottoposto a grandi sollecitazioni".
"L'associazione vuole essere antesignana - dichiara Santini - intervenendo come partner di una azienda per rispondere alle esigenze dei cittadini, ma anche imprenditori e pensionati". La volontà della Cna è infatto quella di mettere a sistema il mondo delle imprese e della società civile per rispondere alle "esigenze di sostenibilità".
Il cittadino, dunque, potrà rivolgersi da ora in poi presso gli uffici di Cna per ottenere consulenza con tecnici specializzati per rigenerare il proprio elettrodomestico (dalle lavatrici alle lavastoviglie fino ai piccoli elettrodomestici, mentre si sta valutando per le caldaie ndr) o averne uno rigenerato ad 1/3 del costo. Una opportunità non solo per chi potrà usufruire del servizio, ma anche per gli stessi imprenditori. "L'opportunità che diamo ai nostri imprenditori - ha aggiunto Santini - è quella di rimettersi in gioco ed essere veri e propri consulenti invece che ricorrere a elettrodomestici nuovi". Un modo questo per dare risposte anche a chi è in difficoltà. "I nostri associati - spiega ancora Santini - possono aderire a questo progetto rivolgendosi semplicemente a CNA, così i cittadini possono essere associati CNA per mettersi in contatto con queste aziende".
Alta anche l'attenzione al sociale: ogni 50 elettrodomestici immessi nel mercato la Cna donerà elettrodomestici rigenerati al sociale. "Queste iniziative devono moltiplicarsi in ogni ambito e settore" sottolinea Santini.
Ma nonostante l'entusiasmo non mancano le difficoltà di rapportarsi con la realtà, dove spesso manca formazione adeguata. "Con questo progetto abbiamo dovuto pensare anche alla formazione - dice Giuseppe Maddaloni, responsabile settore impiantistica CNA - una risposta alla futura richiesta. Parliamo della possibilità di rigenerare elettrodomestici, ma in modo qualitatitivo". Il continuo evoleversi delle tecnologie, infatti, non aiuta le piccole aziende che spesso preferiscono utilizzare quelle più tradizionali. E' per questo motivo che, secondo la Cna, è necessario investire in formazione. Già attivi diversi percorsi dell'associazione con la Politecnica delle Marche.
E poi d'altro canto ce lo chiede l'Europa. "Tutto ciò che noi consideriamo da buttare - evidenzia Filippo Ugolini che cura il Progetto Second Life di Adriatica Green Power per Simone Brunetti - per l'Europa non lo è e bisogna pensare di sviluppare un sistema di rifiuti che sia 'circolare' sensibilizzando anche le giovani fasce d'età".
"Abbiamo dato il patrocinio a questo progetto - afferma Luigino Quarchioni, Legambiente - senza farci problemi ad affiancarci un'impresa perchè, in un momento di crisi, credo sia una considerazione intelligente, dove il peggior nemico è la paura del cambiamento". E questo, per Quarchioni di Legambiente, è "un progetto lungimirante e che da speranza e bisogna darne atto alla CNA". Una sfida, quella del riciclo dell'elettrodomestico, che Quarchioni definisce "sfida sociale" dal momento che "ognuno di noi produciamo all'anno 513 kg di rifiuti" (produzione procapite media regionale è di 513 Kg/ab anno ndr).
Necessario, dunque, oltre che l'impegno da parte delle aziende anche un cambio di mentalità da parte dei cittadini che - rassicura Santini - si stanno già evolvendo con i tempi.
Ecco in tabella, qui sotto, i dati sulla produzione procapite dei rifiuti domestici in ogni provincia marchigiana che si riferiscono al 2013. Quelli relativi al 2014 saranno disponibili a partire da marzo di quest'anno. Qui un estratto del rapporto rifiuti regionale, dove sono evidenziati i trend sull'andamento della raccolta differenziata degli ultimi anni.
Questo è un articolo pubblicato il 20-01-2015 alle 17:13 sul giornale del 21 gennaio 2015 - 3515 letture
SHORT LINK:
https://vivere.me/aefS