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comunicato stampa
Il primo anno del Governo Renzi. Lodolini, deputato Pd, Commissione Finanze: "anno intenso"

30' di lettura
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Emanuele Lodolini, parlamentare
Un anno intenso sotto ogni profilo, in cui si sono riaccese speranze assopite, in cui si è lavorato su tantissimi dossier, in cui la crisi economica ha continuato a mettere il segno “meno” davanti al dato sul nostro Pil, in cui si sono avviate riforme di portata storica (Costituzione, legge elettorale, Pubblica amministrazione e tante altre); ma è stato anche un anno di cambiamento di volti, di metodi, di linguaggio e di priorità.

Finalmente la discussione pubblica è concentrata su questioni concrete come il lavoro e l'economia, non più su complicate alchimie politiche o altre argomentazioni da addetti ai lavori. E’ un cambiamento irreversibile che, siamo certi, nel 2015 si tradurrà anche nell'inizio di una crescita che per molti sembra ancora un miraggio. Per il primo trimestre 2015 è previsto il ritorno alla crescita del PIL: lo sostiene l’Istat nella nota mensile nelle previsioni sull’andamento dell’economia dell’Italia. La variazione congiunturale reale prevista è pari a +0,1%.

Altri sono i dati incoraggianti: - In un anno sono aumentati i posti di lavoro, più 134mila. Con le misure della legge di stabilità, zero tasse per chi assume a tempo indeterminato e con la riforma del lavoro (Jobs Act) sarà ancora più facile assumere. Il JobsAct aumenta le tutele per chi perde l'occupazione, ma soprattutto facilita le assunzioni; - Lo spread non fa più paura: il decennale con i Bund era oltre 200 nel febbraio 2014, adesso sta sotto i 90 e ancora non è partito il Quantitive Easing. Quando partirà lo spread scenderà ancora; - Il dollaro ha recuperato terreno sull'Euro e ci avviciniamo alla parità. L'Italia ha tutto da guadagnarne; - L'Unione Europea sta attenta ai vincoli di bilancio ma finalmente si torna a parlare di crescita e investimenti (piano Juncker) e la nostra battaglia sulla flessibilità ha visto dei risultati concreti (la comunicazione sulla flessibilità della Commissione Europea); - Mutui e compravendita di auto crescono a doppia cifra. Mercato immobiliare, consumi, indice di fiducia delle famiglie e delle imprese tornano al segno più dopo anni. Questo documento ricostruisce parte di ciò su cui abbiamo lavorato in questo anno, ovviamente in maniera schematica e non esaustiva della moltitudine di cose su cui ogni giorno cerchiamo di fare del nostro meglio.

RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI Una riforma di cui si discute da più di vent’anni. Tanto che sollecitazioni in tal senso sono venute, nel tempo, dalla Banca d’Italia e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, come anche dal Fondo monetario internazionale e dall’Ocse. Le stesse popolari, peraltro, hanno affacciato ipotesi di una loro complessiva “autoriforma”. In assenza però di risultati concreti, il Governo ha ritenuto necessario procedere con un proprio intervento che se da una parte cerca di mettere in campo una regolamentazione del sistema bancario, che ne promuova una governance più efficace, dall'altra parte le misure in materia di investimenti significativamente si concentrano intorno al tema dell'impulso all'impegno sul versante dell'innovazione, al riconoscimento del fatto che questa è la strada attraverso la quale il sistema economico italiano in tutte le sue componenti può rafforzare la dinamica della produttività, e in questo modo può rafforzare la dinamica complessiva della crescita e dell'occupazione. Si introduce la definizione di piccole e medie imprese innovative: imprese che potranno accedere ad alcune semplificazioni ed agevolazioni. L'intervento si misura nell'ambito di applicazione della normativa, estendendo la disciplina riguardante le start-up innovative alla nuova categoria delle piccole e medie imprese innovative. Vai al dossier: http://www.deputatipd.it/files/documenti/73%20bis_Riforma%20delle%20banche%20popolari.pdf

DECRETO-LEGGE 192/2014: MILLEPROROGHE Ha la finalità di prorogare o differire termini legislativamente previsti al fine di garantire la funzionalità in diversi settori. Si tratta, complessivamente, di una serie di interventi di rilievo che toccano molti aspetti della vita dei cittadini: la rideterminazione dell'aliquota contributiva per i lavoratori autonomi, titolari di partita IVA; la proroga di alcuni contratti nelle pubbliche amministrazioni; il ripristino degli uffici dei giudici di pace soppressi; il trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà; il fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese; l’aumento della durata complessiva del conferimento di assegni di ricerca; il differimento dell'efficacia delle disposizioni che disciplinano i requisiti per il trasferimento della titolarità di farmacia; la sospensione da parte del giudice dell'esecuzione delle procedure di "sfratto"; il regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità; l'aumento della quota riconosciuta ai comuni a valere sulle maggiori somme riscosse nell'azione di contrasto all'evasione fiscale. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/70_Milleproroghe%202015.pdf

DELEGA FISCALE E’ una legge tra le più importanti approvate dal Parlamento. Getta le basi per una organica riforma del fisco che il Governo può attuare utilizzato i principi fissati nella delega e i decreti legislativi che essa demanda proprio all’azione governativa. Un testo atteso da molti anni mira a dare maggiore stabilità e certezza fiscale, riformare il catasto assicurando maggior equità, revisionare gli infiniti sistemi di incentivazione fiscale, riformazione la tassazione sui redditi delle imprese individuali, dotare lo Stato di maggiori strumenti per il contrasto all’evasione ed elusione fiscale, riforma il sistema dei giochi pubblici, rivedere il ruolo di Equitalia, utilizzare il fisco come leva anche per le politiche ambientali. Obiettivi ambiziosi, solo in piccola parte raggiunti nel 2014. Molti decreti delegati devono ancora essere emanati e sono certo che questo nel 2015 sarà un terreno di fortissimo impegno.

SEMPLIFICAZIONI FISCALI I decreti legislativi derivanti dall'attuazione della delega fiscale, sono stato un altro importante terreno di impegno in Commissione Finanze. Uno di questi è quello che riguarda le semplificazioni fiscali, che immette nel nostro ordinamento numerose misure di semplificazione e snellimento di adempimenti relativi alle persone fisiche, alle società e ai rimborsi fiscali. La novità forse più importante è l’introduzione della dichiarazione precompilata è fissata, in via sperimentale, a partire dall'anno 2015, per i redditi prodotti nel 2014. Il carattere sperimentale di tale disciplina si rende necessario al fine di poter valutarne con attenzione l’impatto al fine di approntare tutti gli eventuali strumenti di correzione e aggiustamento che saranno eventualmente necessari a massimizzarne l’efficacia. Tra le novità anche l’abolizione della responsabilità solidale fiscale negli appalti pubblici.

LA RIFORMA DEL CATASTO Grazie alla delega fiscale il Governo ha emanato il decreto sulle commissioni censuarie, primo passo per la realizzazione della riforma del catasto (in Italia ci sono 62 milioni di immobili, più di uno per abitante, con differenze di valore gigantesche a parità di condizioni). Tra le novità, una riguarda il fatto che il valore patrimoniale non sarà più calcolato in base al numero dei vani ma ai metri quadri, tenendo conto anche della collocazione e delle caratteristiche edilizie dell’immobile.

RIENTRO DEI CAPITALI E AUTORICLAGGIO Il provvedimento, noto anche come "volutary disclosure", introduce una procedura per regolarizzare i capitali nascosti detenuti da cittadini e imprese italiani (la “collaborazione volontaria”). La stessa proposta introduce anche disposizioni per il potenziamento della lotta all’evasione fiscale, nonché la nuova fattispecie del reato di “autoriciclaggio”. Quest'ultima è una norma importantissima per il contrasto all'evasione fiscale. Negli ultimi giorni poi abbiamo chiuso l’accordo per la fine del segreto bancario con la Svizzera, Monaco e Monaco e Liechtenstein e spero presto anche con il Vaticano. È stato un lavoro lungo, ma ne è valsa la pena: per decenni la frase "portare i soldi in Svizzera" è stato sinonimo di evasione. La Svizzera era la via d’uscita per chi voleva far sparire i soldi. Ora i soldi torneranno. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/61_Il%20rientro%20dei%20capitali_0.pdf

PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO La legge (che per entrare in vigore deve essere approvata anche dal Senato) prevede che gli over- 60 potranno rendere liquide ed utilizzabili le risorse immobilizzate nelle case di proprietà senza dover ricorrere alla vendita della nuda proprietà e senza precludere agli eredi la possibilità di recuperare l’immobile dato in garanzia. I soggetti che potrebbero usufruire del prestito ipotecario vitalizio sono centinaia di migliaia, e le banche potrebbero immettere nel circuito finanziario risorse nell’ordine di miliardi di euro destinati alle famiglie. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/48_Prestito%20Vitalizio%20Ipotecario.pdf

RIFORMA COSTITUZIONALE Dopo cinque mesi dall’inizio dell’esame in Commissione Affari costituzionali (11 settembre 2014), il 14 febbraio scorso la Camera ha terminato l’esame e il voto degli articoli del disegno di legge di revisione della Parte II della Costituzione approvato in prima deliberazione dal Senato della Repubblica l’8 agosto 2014. Da qualche decennio si parla in Italiau della necessità di superare il 'bicameralismo perfetto', che tanto perfetto non è perché ha finito con l'essere di intralcio ad una efficace azione legislativa del Parlamento. Il Governo ha presentato un disegno di legge costituzionale che trasforma il Senato in Camera delle Autonomie e prevede tra l'altro l'abolizione del Cnel, la revisione del Titolo V della Costituzione, la riduzione dei costi della politica e dei poteri delle regioni, la semplificazione del rapporto tra centro e autonomie. Puntiamo al referendum finale, perché per noi decidono i cittadini, con buona pace di chi ci accusa di atteggiamento autoritario: la sovranità appartiene al popolo e sarà il popolo a decidere se la nostra riforma va bene o no. La Camera dei Deputati ha approvato la Riforma in seconda lettura. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/69_Revisione%20della%20Parte%20II%20della%20Costit uzione_1.pdf

LEGGE ELETTORALE Non è la legge migliore possibile ma è quella che è stato possibile fare nelle condizioni date: e comunque è un impegno rispettato, dopo tanti annunci e molti proclami sulla presunta volontà di tutti i partiti di modificare il Porcellum. Una volontà mai concretizzatasi in 8 anni, ora invece ad un passo dal divenire realtà. Certezza del vincitore, ballottaggio, garanzia di governabilità, parità di genere, metà preferenze e metà collegi. Manca l'ultima lettura, quella finale,alla Camera. SCUOLA Il Governo ha presentato il disegno di legge al Parlamento chiedendo di discuterlo velocemente. Se le opposizioni non fanno ostruzionismo, ma provano a dare una mano anche migliorando il testo, non ci sarà nessun provvedimento di urgenza da parte nostra. La buona scuola c'è già nel Paese ma per diffonderla e renderla sistema occorrono tre salti di qualità che possano innescare circuiti virtuosi: l'abolizione del precariato, un sistema premiante del merito e una decorosa carriera degli insegnanti e l'innovazione..

TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ AGRARIA E ALIMENTARE Stabilisce i princìpi per l'istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, finalizzato alla tutela delle risorse genetiche locali dal rischio di estinzione e di erosione genetica. E’ la biodiversità che fornisce materia prima agli agricoltori ed agli scienziati per migliorare la produttività, la qualità delle colture. Occuparsi di semi, di cibo significa occuparsi seriamente del nostro modello di sviluppo, di economia, di difesa del suolo, di democrazia, di reddito agricolo, di nuove imprese e nuova occupazione, di sapere, di conoscenza, di ricerca, di banda larga nelle aree rurali, di export ed internazionalizzazione. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/68_Biodiversit%C3%A0.pdf RIFORMA DELLA PA Il decreto legge, approvato definitivamente dalla Camera nel corso del 2014 è il primo tassello della grande riforma della PA, contenente le norme più urgenti e quindi immediatamente applicabili, che consentirà di ripristinare il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato. Interviene su quattro direttrici: efficienza della Pubblica Amministrazione e sostegno dell’occupazione; semplificazione dei processi burocratici e degli adempimenti a carico di imprese e cittadini; trasparenza e correttezza dei lavori pubblici; snellimento del processo amministrativo e attuazione del processo civile telematico. Completerà la riforma della PA l'attuazione della legge delega che è in discussione al Senato e che sarà approvata nell'arco del 2015. In questo testo sono contenute disposizioni per l’accelerazione e semplificazione nei servizi per i cittadini e le imprese, il personale e la riforma della dirigenza pubblica, il riordino della conferenza dei servizi, la revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di anticorruzione, pubblicità e trasparenza. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/53_decreto%20PA_0.pdf Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/53bis_decreto%20PA%20def.pdf

VIOLENZA NEGLI STADI Nel corso del 2014 abbiamo approvato la legge di conversione del decreto legge che contiene misure urgenti per il contrasto di fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive. In poche parole, contro la violenza sugli stadi. Lo stesso decreto contiene anche norme in materia di riconoscimento della protezione internazionale e disposizioni volte ad assicurare la funzionalità del Ministero dell’Interno. Le misure adottate nel testo (in particolare per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi) si collocano nell’alveo di un’organica strategia elaborata da un apposito gruppo di lavoro che mira, da un lato, a favorire l’accesso del pubblico alle manifestazioni sportive, anche semplificando le procedure di acquisto dei titoli di ingresso, e, dall’altro, a perfezionare le misure di contrasto degli episodi di violenza, elevando la cornice di sicurezza in questo specifico contesto. Un emendamento importante sancisce che a pagare gli straordinari che le forze dell'ordine sono costrette a sostenere per placare gli animi durante le partite, siano pagati dalle società e non dalla collettività. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/60_Le%20misure%20contro%20la%20violenza%20negli% 20stadi_1.pdf

LEGGE DI STABILITA’ 2015 Obiettivo: rilanciare la crescita e di affrontare problemi cronici come quello del costo del lavoro, con risorse limitate ma con misure qualitativamente efficaci, e tenendo comunque in ordine i conti pubblici. Impossibile sintetizzare in poche righe tutti i provvedimenti; mi limito a citarne i tre principali. Il più importante degli interventi è la totale decontribuzione per tre anni sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato che le imprese italiane effettueranno nel 2015. Uno sgravio importantissimo, che rende per la prima volta fortemente conveniente operare assunzioni stabili e non precarie. C'è poi una forte riduzione delle tasse sul lavoro che consente che rendere permanente il bonus Irpef per oltre 10 milioni di italiani (960 euro in più in busta paga ogni anno). Infine la riduzione del patto di stabilità per i Comuni, che pur avendo - purtroppo - ancora tagli importanti con cui fare i conti potranno però beneficiare di maggior flessibilità nei propri bilanci. Questo dovrebbe consentire di attivare più investimenti. Sono stati confermati – sempre per citare i punti più significativi – le forti agevolazioni fiscali al 50% e al 65% per le ristrutturazioni edilizie e per gli interventi di riqualificazione energetica. ABC della Stabilità: http://www.deputatipd.it/files/documenti/67_ABC%20STABILITA%27%202015_1.pdf

RIFORMA DEL LAVORO (JOBS ACT) Dopo il decreto Poletti, il secondo atto del progetto per la riforma del settore del lavoro (Jobs Act) ha preso la forma di una legge delega, contenente un insieme di criteri e principi direttivi per l’esercizio della funzione normativa da parte del Governo. L’obiettivo della riforma è assicurare una condizione del lavoro più definita e certa, nell’interesse sia dei lavoratori sia delle imprese, attraverso la semplificazione della vasta normativa preesistente e il superamento delle lacune presenti nel nostro ordinamento in materia (come ad esempio la mancanza di ammortizzatori sociali per certe tipologie di contratto di lavoro). In particolare, la legge delega in esame prevede cinque deleghe legislative al Governo per intervenire in diversi settori. La prima è finalizzata a realizzare un riordino della disciplina degli ammortizzatori sociali, la seconda delega tende alla riforma dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, la terza delega ha come oggetto la semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia di lavoro e il contrasto al fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”, la quarta delega interviene in materia di rapporti di lavoro ed è finalizzata a riordinare i contratti di lavoro vigenti nonché a rendere più efficiente l’attività ispettiva, la quinta delega, infine, è finalizzata a garantire adeguato sostegno alle cure parentali, attraverso la revisione e l’aggiornamento delle misure intese a tutelare la maternità e le forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. I primi due decreti: http://www.deputatipd.it/files/documenti/74_JOBS%20ACT.pdf Sintesi Jobs Act: http://www.deputatipd.it/files/documenti/66_Jobs%20Act.pdf

COMPETITIVITÀ Contiene un complesso articolato di disposizioni volte a favorire da un lato la crescita del settore agricolo e il rilancio delle imprese (anche con particolare riferimento alle PMI), dall’altro a incrementare la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria. Il settore agricolo viene sostenuto con misure che mirano al potenziamento del sistema della diffida in campo agroalimentare e al rilancio del settore vitivinicolo, oltre alla semplificazione dei controlli ispettivi sulle imprese. Si intende incidere sullo sviluppo del made in Italy, particolarmente attraverso la previsione di due crediti di imposta mirati. Il Governo interviene nel settore dell’occupazione con misure a sostegno di imprese agricole condotte dai giovani e per l’incentivazione dell’assunzione a tempo indeterminato, o comunque la stabilizzazione, dei giovani. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/55_Competitivit%C3%A0_0.pdf

DECRETO IRPEF Riduzione del cuneo fiscale per famiglie e imprese, taglio della spesa pubblica, pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili vantati dal sistema delle imprese nei confronti della PA. La misura manifesto di questo decreto è il taglio del cuneo fiscale per le famiglie, ovvero il riconoscimento di un credito di 640 euro (80 euro per 8 mesi) ai percettori di redditi fino a 24.000 euro lordi annui. Il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 26.000 euro. Destinatari sono i redditi da lavoro dipendente e assimilati ovvero quelli da cassa integrazione, da mobilità e indennità di disoccupazione. Contemporaneamente si è tagliato il cuneo fiscale per le imprese attraverso la riduzione complessiva e strutturale del 10% delle aliquote IRAP per il periodo successivo al 31 dicembre 2013. Insomma: meno tasse sul lavoro e più tasse sulle rendite finanziarie. Precisti 2,1 miliardi di risparmi dalla riduzione della spesa in acquisto di beni e servizi della P.A. 700 milioni di euro da parte di Regioni e Province autonome; 700 da Comuni, Province e Città metropolitane così ripartite: 360 i primi, 340 le seconde; e infine 700 milioni dalle amministrazioni centrali di cui 400 milioni di euro arriveranno dalla difesa; 200 milioni dalla riduzione in acquisto di beni e servizi per tutti i ministeri; 100 milioni dal taglio trasferimenti pubblici a enti e agenzie dotati di autonomie finanziarie. Risparmi di 240 milioni di euro rispetto al 2011 dalle auto blu, mentre altri 240 milioni di risparmi dai ministeri e dalla Presidenza del consiglio che si sommano ai 710 della finanziaria attraverso un DPCM di riorganizzazione dei ministeri. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/44_Competitivit%C3%A0%20e%20giustizia%20sociale.%2 0Il%20decreto%20Irpef.pdf

IL “DECRETO POLETTI” Il decreto 34/2014 ha rappresentato una delle misure previste all’interno del Jobs Act, il piano per il lavoro messo a punto dal Governo Renzi con l’obiettivo di favorire il rilancio dell’occupazione, riformare il mercato del lavoro e il sistema delle tutele, e all’interno del quale è previsto anche il disegno di legge delega al Governo. Si tratta di un provvedimento contenente interventi urgenti volti a favorire il rilancio dell’occupazione attraverso la semplificazione del contratto a termine e del contratto di apprendistato, per renderli più coerenti con le esigenze attuali del contesto occupazionale e produttivo e ridurre il contenzioso tra datori di lavoro e lavoratori. Altre norme riguardano i servizi per il lavoro, la verifica della regolarità contributiva delle imprese e i contratti di solidarietà. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/38%20bis_Il%20decreto%20Poletti%20diventa%20legge% 20.pdf Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/38_Decreto%20Lavoro%20rilancio%20occupazione.pdf


RIORDINO ISTITUZIONALE E LEGGE DELRIO Con l’approvazione, il 3 aprile 2014, della legge "Delrio" sull’istituzione delle Città metropolitane e la contestuale soppressione delle Province, quale organo di diretta rappresentanza delle relative comunità locali, si dà il via al processo di riforme strategiche per il Paese. La nuova architettura istituzionale delle autonomie è basata su due pilastri: le regioni e i comuni. Saranno cancellate, in coerenza con i principi di efficacia e di efficienza, le duplicazioni delle funzioni amministrative ai vari livelli di governo e, di conseguenza, i circa 5.000 enti intermedi, delineando contestualmente un nuovo quadro più chiaro e più semplice. Molti nodi restano ancora da sciogliere circa la distribuzione delle competenze, le modalità di funzionamento delle Province in attesa della loro definitiva abolizione (che avverrà con l'approvazione della Riforma della Costituzione), quali criteri per la riorganizzazione del personale e altro ancora. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/32_%20Legge%20istituzione%20citt%C3%A0%20metropo litane%20e%20riassetto%20province_0.pdf

ABOLIZIONE FINANZIAMENTO PUBBLICO PARTITI La Camera, nella seduta del 20 febbraio 2014, ha convertito definitivamente in legge il decreto legge n. 149 del 2014 recante abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore. Una misura importante, da tempo richiesta dai cittadini italiani che si erano espressi anche attraverso un referendum alcuni anni fa. A cui non era mai stata risposta. Certo, questo impone un rapido ripensamento anche dei partiti, della loro organizzazione e forse anche di una legge che ne disciplini meglio il funzionamento. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/17_Finanziamento%20dei%20partiti%20Fine%20di%20un %20vecchio%20sistema.pdf Dossier: http://www.deputatipd.it/files/documenti/9_FinanziamentoPartiti.pdf

DECRETO CULTURA E TURISMO – ART BONUS Il 28 luglio 2014 il Decreto cultura e turismo è diventato legge. Si tratta di un testo molto importante, che contiene un insieme di provvedimenti che puntano a rilanciare concretamente il nostro patrimonio più grande e non esportabile, quello dato dalle bellezze di cui l'Italia è ricchissima (abbiamo ben 50 siti classificati dall'Unesco come patrimonio dell'umanità). Le misure sono moltissime, prevedono forti incentivi ai privati che decidono di sostenere i nostri beni e alle imprese che ristrutturano le proprie attività ricettive. La legge viene ribattezzata ”Artbonus” dal nome del credito d’imposta del 65% per le donazioni a favore di: interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; musei, siti archeologici, biblioteche e archivi pubblici; spese di investimento per Teatri pubblici e Fondazioni lirico sinfoniche. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/47_DECRETO%20CULTURA%20_ART%20BONUS_%20 E%20TURISMO%20_0.pdf

RIFORMA DEL TERZO SETTORE Tratta di quel vasto reticolato di operatori che agiscono nel sociale, nei servizi alla persona, a stretto contatto con il volontariato, con le famiglie, con le persone bisognose e con i territori, che non si può minimamente trascurare. Le linee guida presentate dal Governo sono poi diventate una legge delega il cui testo è stato in più occasioni discusso, studiato e approfondito in incontri pubblico sul territorio. L'iter parlamentare avanza lentamente, ma nei primi mesi del 2015 la legge sarà approvata. Contiene novità importanti per fare ordine nel settore, per incentivare le donazioni, per istituire il servizio civile universale, per predisporre condizioni fiscale agevolate per chi investe in questo comparto. Questo settore che è definito il Terzo, in realtà è tra i primissimi nel nostro Paese: occupa circa 700mila persone e coinvolge oltre 4 milioni di volontari.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Dopo quasi trent’anni l’Italia sta per dotarsi di una nuova legge sulla cooperazione, si supera così la 49/1987 concepita in un mondo dove ancora c’era il muro di Berlino, non si era imposta la globalizzazione, senza Unione europea. Insomma, un altro mondo. Il disegno di legge recepisce e disciplina un nuovo ruolo della società civile sia quella profit che non profit degli Enti locali, Regioni e Comuni e soprattutto dell’Europa sia nella definizione degli indirizzi per la cooperazione sia nel reperimento delle risorse; crea quindi nuovi istituti e procedure per rendere più trasparente ed efficace la progettazione e gestione dei progetti di cooperazione, si pensi all’Agenzia Italiana per la cooperazione, al Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo, al Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo, alla Relazione annuale sulle attività di cooperazione. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/50_Cooperazione%20allo%20sviluppo_0.pdf

IL DECRETO SULLA CASA Con la conversione in legge del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, il parlamento ha riportato al centro dell'attenzione legislativa il tema delle politiche abitative. Nel provvedimento si adottano misure finalizzate da un lato a incrementare l'offerta di alloggi in affitto a canone concordato, dall’altro a potenziare la dotazione e la disponibilità dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) anche attraverso incentivi all’acquisto degli alloggi da parte degli inquilini. Il provvedimento ha inoltre l’ambizione di porre fine alla cultura dell’illegalità e delle occupazioni abusive che negli ultimi anni hanno avuto il sopravvento, spesso a scapito di chi fa le cose in regole a si comporta perbene. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/41_Decreto%20emergenza%20casa_Expo.pdf

DECRETO CARCERI Un provvedimento per adeguare l'Italia alle normative europee: il testo contiene un pacchetto di misure che contribuiranno a dare risposte alla drammatica emergenza dei penitenziari dove i detenuti vivono in condizioni disumane. Abbiamo anche approvato in aula alla Camera una risoluzione che chiede, fra l'altro, di ridurre le pene detentive in carcere e favorire quelle non detentive e di ricorrere all'espiazione delle pene nei paesi d'origine per i condannati stranieri. E’ stato anche approvata una legge che dà risposta alla procedura d'infrazione aperta dall'Unione Europea sulla detenzione carceraria. Il provvedimento prevede l'introduzione di una forma di risarcimento per i detenuti in condizioni 'inumane o degradanti', l'eliminazione della custodia cautelare per le pene inferiori ai 3 anni, l'anticipo della scadenza del commissario straordinario per le infrastrutture carcerarie e una riorganizzazione del personale attivo nelle strutture detentive. Un atto dovuto e voluto: migliorare la condizione delle nostre carcere è un impegno di civiltà che non possiamo non rispettare. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/23_Decreto%20carceri.pdf

PROCESSO CIVILE – RIFORMA DELLA GIUSTIZIA Questo provvedimento rappresenta il primo importante tassello del più ampio progetto di riforma della giustizia che il Ministero ha elaborato nei mesi scorsi e va inquadrato all’interno di un processo di modernizzazione e razionalizzazione della giustizia apprezzato di recente anche dalle istituzioni comunitarie. Vengono introdotte norme finalizzate innanzitutto alla riduzione del carico del contenzioso civile pendente (sono 5 milioni i processi ancora aperti) e alla riduzione dei tempi delle cause civili. Il testo si muove lungo due binari: 1) quello della riduzione dei tempi del processo civile; 2) quello di perseguire la certezza del diritto e dei rapporti giuridici e rendere effettiva la tutela del diritto di credito (cioè di consentire nella fase esecutiva – dopo che si è formato un titolo esecutivo – di potere aggredire il bene e recuperare in qualche modo i crediti).

VOTO DI SCAMBIO POLITICO - MAFIOSO Il 16 aprile 2014 alla Camera, dopo 20 anni, diventa finalmente diventa legge la modifica dell’articolo 416-ter che estende le tipologie delle condotte perseguibili penalmente nell'ambito del voto di scambio politico mafioso. L'abiamo approvata prima delle elezioni europee ed amministrative del 25 maggio ed è stato importante farlo nonostante le assurde polemiche e i tentativi di bloccarne l'approvazione. Non è un caso se a testimoniare la bontà di questa legge si siano espressi autorevoli magistrati, avvocati, personalità in prima linea nella lotta contro le mafie. Nel concreto, la legge approvata dal Parlamento prevede che venga sanzionato con la reclusione da 4 a 10 anni chiunque – in cambio dell'erogazione di denaro o di altra utilità – accetti la promessa di voti, con le modalità proprie dell'associazione di tipo mafioso specificate dal terzo comma dell’articolo 416-bis. Questo era un impegno che mi ero assunto con forza durante la campagna elettorale del 2013, “guadagnando” anche il ‘braccialetto bianco’ della campagna condotta da Libera, l’associazione guidata da don Luigi Ciotti contro tutte le mafie. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/33_Nuovo%20416%20ter%20una%20norma%20efficace.p df

PROTEZIONE DEI MINORI È stato approvato dalla Camera il disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione dell’Aja del 1996 sulla responsabilità genitoriale e la protezione dei minori. La Convenzione era stata firmata dall’Italia già nel 2013, e la ratifica si rendeva necessaria, oltre al fatto di essere un atto dovuto, in particolare per dare una veste giuridica all’istituto della c.d. Kafala - una sorta di affidamento familiare -, unica misura di protezione del minore in stato di abbandono prevista negli ordinamenti islamici e sulla quale la nostra giurisprudenza non è mai stata univoca1. Ciò, al fine di evitare conflitti tra sistemi giuridici e di eliminare finalmente una situazione intollerabile di discriminazione tra minori, introducendo quale principio generale quello del riconoscimento nel nostro ordinamento delle misure di protezione adottate dalle autorità di altri Stati. Considerato che la convenzione dell'Aja risale al 1996, direi che il ritardo che l'Italia aveva accumulato era ingiustificabile e meritava di essere colmato. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/45_La%20Convenzione%20dell%27Aja%20sulla%20prote zione%20dei%20minori.pdf IL COLLEGATO AMBIENTALE Questo provvedimento – in materia di “green economy” e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali – rappresenta un fondamentale passo avanti nella definizione delle politiche ambientali nazionali in una logica di sviluppo sostenibile. Sono molte le materie sulle quali va ad incidere: dalle procedure di valutazione ambientale ai provvedimenti nel campo dell’energia, della difesa del suolo e delle risorse idriche; dagli interventi nel settore degli acquisti "verdi" e della gestione dei rifiuti (in merito ai quali si elimina ogni ipotesi di riduzione o di differimento degli obiettivi di raccolta differenziata) alle misure sul capitale naturale e sulla contabilità ambientale. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/65_Green%20Economy%20%281%29.pdf

SBLOCCA ITALIA Questo provvedimento è stato uno dei più controversi del 2014. Contiene al suo interno lo sblocco di molti cantieri e opere importanti, infrastrutture che si attendevano da anni, a volte decenni. Contiene anche norme discutibili in materia ambientale come quelle previste all'articolo 35 a proposito di smaltimento dei rifiuti, che prevedeva inizialmente l'immediata possibilità di bruciare negli inceneritori delle regioni più evolute i rifiuti provenienti da quelle in difficoltà. Una norma che la Commissione ambiente ha notevolmente modificato, inserendo una serie di vincoli e un dando un ruolo importante alle Regioni nella definizione di dove questi rifiuti possono essere o non essere smaltiti. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/63_Sblocca%20Italia%20%282%29.pdf GARANZIA GIOVANI Il primo maggio 2014 è partita la Youth Guarantee, programma europeo per favorire l’occupabilità e l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro. Un percorso che prevede una serie di misure, a livello nazionale e territoriale, volte a facilitare la presa in carico dei giovani tra 15 e 29 anni per offrire loro opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. Una opportunità eccezionale che, ad onor del vero, l’Italia non ha colto del tutto per una serie di rallentamenti di carattere burocratico, procedurale e organizzativo che verso la fine del 2014 si sono cominciati a superare.

LEGGE SU DIMISSIONI IN BIANCO Un atto dovuto, di civiltà e rispetto dei diritti civili e del principio delle pari opportunità. E' la legge contro la pratica ricattatoria delle dimissioni "in bianco", purtroppo diffusa nei confronti di lavoratrici atipiche, madri precarie e giovani occupati. Ci si provava da tre legislature: questa finalmente è quella buona e la legge ha ottenuto il via libera. La ratio del provvedimento è contrastare il fenomeno delle cosiddette "dimissioni in bianco", definizione con la quale ci si riferisce alla pratica per cui al lavoratore, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro – ovvero nel momento per lui di massima debolezza – si fa obbligo di firmare una lettera di dimissioni priva di data. In modo da consentire al datore di lavoro privo di scrupoli di potersi liberare della dipendente in qualsiasi momento, magari proprio quando apprende che la donna è incinta. L'esperienza di questi anni dimostra, purtroppo, che sono frequenti casi di questo tipo. Con questa legge si vuole tendere a eliminarli o quanto meno contrastarli fortemente. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/30_Dimissioni%20in%20bianco.pdf

AGRICOLTURA SOCIALE Ha come finalità la promozione dell’“agricoltura sociale” nell’ambito di una visione multifunzionale dell’impresa agricola, chiamata a fornire anche servizi socio-sanitari nelle aree rurali. Per agricoltura sociale si intendono le attività esercitate dagli imprenditori agricoli (art. 2135 del codice civile), in forma singola o associata, dirette a realizzare: l’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale; servizi sociali per le comunità locali, tra i quali gli agri-asili, agri-nido e servizi di accoglienza di persone in difficoltà fisica e psichica; prestazioni e servizi terapeutici, anche attraverso l’ausilio di animali (ippoterapia, ecc.) e la coltivazione delle piante; iniziative di educazione ambientale ed alimentare, di salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche. Ciò, al fine di un rafforzamento del welfare rurale Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/49_Agricoltura%20sociale.pdf

ORARI APERTURA NEGOZI Tema non centrale nel dibattito pubblico, ma comunque importante: è quello trattato dalla legge che abbiamo votato nel corso del 2014 sugli orari di apertura degli esercizi commerciali. In estrema sintesi la legge prevede obbligo di chiusura dei negozi per almeno sei giorni fissi l’anno, multe (salate) per chi non rispetta l’obbligo, possibilità per i sindaci di limitare l’apertura dei locali nei luoghi della cosiddetta “movida”, ma con ordinanze che hanno valenza di tre mesi. Info: http://www.deputatipd.it/files/documenti/58_Orari%20negozi.pdf



Emanuele Lodolini, parlamentare