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Una cittadella tecnologica nell'area dell'ex Sadam di Jesi. L'ambizioso progetto presentato a Confindustria Ancona

Maccaferri, Gialletti e Schiavoni 3' di lettura Ancona 18/03/2015 - Si chiamerà Jvillage la futura cittadella tecnologica che sorgerà nell'area dell'ex Sadam di Jesi. L'ambizioso progetto presentato mercoledì mattina a Confindustria Ancona, partner dell'iniziativa, alla presenza di Istituzioni ed Autorità. Gialletti (Confindustria): "Jesi come la Silicon Valley", mentre il sindaco di Jesi Bacci afferma: "Opportunità straordinaria". Il video

Nascerà dalla riconversione di parte dell'area ex Sadam di Jesi di 400 mila metri quadri l'ambizioso progetto portato avanti da Confindustria, il Gruppo Maccaferri e non solo. E' così l'ex zuccherificio sarà trasformato in una cittadella delle tecnologie sul modello della nota Silicon Valley americana.

Un progetto che dopo anni di lavoro comincia a concretizzarsi. "Il progetto parte da lontano - ha sottolineato il presidente di Confindustria Ancona Claudio Schiavoni - già nel maggio 2014 la proposta era arrivata sul tavolo delle Istituzioni". Ma poi il progetto era stato messo da parte, ma oggi riparte e lo fa con un contest dedicato ai futuri innovatori di JVillage che saranno selezionati a partire da oggi fino al 18 aprile 2015 (vedi sito www.jcube.org dove sarà possibile inviare la propria candidatura online per la selezione che si baserà sul curriculum vitae).

"Qui vogliamo riunire specialisti di alto profilo" ha precisato parlando del JVillage, Marco Gialletti Vice presidente di Confindustria Ancona con delega all'innovazione che ha seguito di persona il progetto. "Siamo sicuri che a Jesi ci sono eccellenze che potranno essere integrate con questo progetto Hi-Tech" dove la parola d'ordine sarà la "contaminazione" delle conoscenze. Cinque, infatti, i tavoli che i prescelti andranno a presiedere contribuendo con idee che formeranno questo parco tecnologico e le aree di competenza dei candidati spazieranno da quelle più affini e tecnici fino a quelle delle aree umanistiche: architetti, ingegneri, esperti d urbaistica, ma anche sociologi ed artisti, esperti di comunicazione, operatori culturali e chiunque abbia voglia di confrontarsi con tematiche come innovazione, progettazione condivisa, sostenibilità, sviluppo locale, rigenerazione di spazi urbani, smart city e così via. Per le selezioni. Dopo la call verranno selezionati fino a 25 candidati che prenderanno parte a 3 residenze, nel periodo maggio-giugno presso la sede dell’incubatore JCube di via della Barchetta. L'evento si svolgerà il 3 luglio.

Convinto dell'eccellenza che questo progetto porterà a Jesi, come nelle Marche, anche il sindaco di Jesi Massimo Bacci che l'ha definito una opportunità straordinaria, rispetto alla mera prospettiva commerciale e che è pronto a sostenerlo. "Ringrazio Schiavoni e Gialletti - ha dichiarato il primo cittadino - che hanno saputo guardare avanti. Per il nostro territorio la riconversione dell'ex Sadam è importante ed il Gruppo Maccaferri (proprietario dell'ex area Sadam ndr) sta portando in città una opportunità. L'incubatore sta ottenendo risultati straordinari come Fablab e così sarà per il parco tecnologico". Di questo ne è convinto anche Massimo Maccaferri, presidente di JCube ed Eridania Sadam che ha investito in prima persona nel progetto. "Siamo sicuri che lo porteremo al successo e che saremo sulla bocca di tutti a livello nazionale. Il lavoro è stato duro in questi anni, ma qualcosa si sta muovendo intorno a noi". Era il lontano 2007, infatti, quando l'Europa dava l'out out con la chiusura dello zuccherifico jesino e da qui l'obiettivo del Gruppo di ripartire per dare lavoro a chi operava nell'impianto saccarifero così come di trasformare l'area ex Sadam in un luogo che fosse motore di sviluppo per il territorio.

A suggellare l'iniziativa anche Liana Serrani presidente della Provincia di Ancona e Sauro Longhi dell'Università Politecnica delle Marche. E ora l'appello va alle Istituzioni ed in particolare alla futura Regione.








Questo è un articolo pubblicato il 18-03-2015 alle 18:28 sul giornale del 19 marzo 2015 - 3832 letture

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