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Attività balneari, Lodolini sollecita il Governo. "Elemento strategico di attrattività e di opportunità di sviluppo"

Emanuele Lodolini, parlamentare 3' di lettura Ancona 26/03/2015 - L'On. Emanuele Lodolini sollecita il Governo sulle attività balneari che insistono sul demanio marittimo e che rappresentano un elemento strategico di attrattività e di opportunità di sviluppo. Lo fa con un'interrogazione parlamentare, con una risoluzione in Commissione Finanze alla quale il deputato sta lavorando e organizzando per il prossimo 11 aprile un incontro per fare il punto con le Associazioni di settore.

Diversi e tutti importanti gli aspetti ancora da chiarire. Serve per il deputato anconetano l'istituzione a livello di Governo una cabina di regia sotto la guida della Presidenza del Consiglio con la presenza del MIBACT, MEF e Agenzia del Demanio; un tavolo con Comuni e Regioni visto che l’uso del demanio marittimo oltre alla attività turistico ricreativa riguarda il commercio, la pesca e l’acquacoltura, l’industria e la portualità, chiarire definitivamente il tema della proroga delle concessioni. Infatti, ad oggi le concessioni su demanio marittimo sono, per norma europea, valide fino al 31 dicembre 2015,verificare la possibilità di fare un white list dei concorrenti tramite le prefetture per prevenire eventuali tentativi di infiltrazioni.

Il Governo entro il 17 aprile 2013 avrebbe dovuto emanare un decreto legislativo per il riordino delle concessioni demaniali marittime: siamo, tutt’ora, in una fase di incertezza, che richiede una forte accelerazione. La Legge 221 del 2012 ha prorogato la scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2020. Tale legge non è mai stata notificata all’Europa. E’ inoltre pendente presso la Corte di Giustizia Europea il ricorso sulla validità della proroga al 31 dicembre 2020 che probabilmente avrà il suo epilogo fra estate e autunno di quest’anno;

Altro aspetto che va evidenziato è quello che riguarda i canoni demaniali. I canoni demaniali applicati non corrispondono alla effettiva redditività delle concessioni ed hanno creato disparità ed iniquità che hanno completamente stravolto i valori e messo a repentaglio oltre 250 imprese che occupano quasi 4000 persone. Il riferimento è ai cosiddetti “pertinenziali”, che va risolto in tempi rapidissimi (mi auguro che in aprile possa esserci un provvedimento dove inserire la norma) visto che ad alcuni sono già arrivate le revoche delle concessioni. È opportuno dare attuazione all’art 5 del Decreto Legislativo n°85 del 28 maggio 2010 che prevede il passaggio del demanio marittimo alle Regioni e quindi che il Governo predisponga i relativi Decreti Attuativi. Relativamente al tema del rinnovo delle concessioni a delle relative procedure di gara si potrebbe attivare un doppio binario: il primo che riguarderebbe le concessioni in essere che dovrebbero essere prorogate sulla base del confronto con l’Europa senza procedura di gara, il secondo che riguarderebbe le nuove concessioni demaniali. Si potrebbe, tuttavia, determinare una fase di stallo legata alla durata della proroga e che potrebbe bloccare quel processo di innovazione e di investimenti, coerenti con i piani di spiaggia.

Ci sono operatori che stanno accorpandosi, che hanno voglia e coraggio di investire e per fare questo ci vogliono certezze e tempi per ricorrere al credito. Per quanto riguarda le gare sono i Comuni che da soli o in associazione volontaria a dover bandire le gare col criterio della offerta economicamente più vantaggiosa con criteri che prevedano: 1. il diritto al concessionario uscente ,da parte del concessionario subentrante, di un indennizzo determinato sulla base di una valutazione dei beni non integralmente ammortizzati, degli investimenti effettuati e del valore commerciale di mercato della impresa; 2. che non si possa fare ricorso all’istituto dell’avvalimento; 3. che sia valutata l’esperienza acquisita nel tempo e il valore dei profili professionali e del piano occupazionale 4. che sia valutato il piano economico e finanziario di copertura degli investimenti e di annessa gestione 5. che non si possano acquisire più di due (ad esempio) concessioni sia direttamente che indirettamente 6. che sia valutata la coerenza della offerta col piano spiaggia


da On. Emanuele Lodolini
parlamentare Pd





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-03-2015 alle 16:22 sul giornale del 27 marzo 2015 - 1223 letture

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